Si è tenuto a Pechino il Belt and Road Forum 2023 (BRI), un evento internazionale che ha riunito esponenti di governo, imprese e organizzazioni internazionali per discutere della Nuova via della seta, l’ambiziosa iniziativa infrastrutturale lanciata dalla Cina nel 2013.
Il forum, che è stato sospeso dal 2019 a causa della pandemia di Covid-19, ha rappresentato l’occasione per la Cina di rilanciare la sua iniziativa, che ha subito alcuni contraccolpi negli ultimi anni a causa di problemi di sostenibilità finanziaria e di trasparenza.
I numeri della BRI
Nel corso dell’evento, il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che la BRI ha già coinvolto 149 Paesi e 30 organizzazioni internazionali, e che ha contribuito a generare investimenti per oltre 3,5 trilioni di dollari.
Secondo le stime della Banca mondiale, la BRI ha contribuito a ridurre la povertà in Asia e Africa, e ha creato milioni di posti di lavoro.
Le sfide del Belt and Road Forum 2023
Nonostante i suoi successi, la BRI ha anche suscitato alcune preoccupazioni, tra cui:
- I rischi di sovraindebitamento dei Paesi beneficiari, che hanno spesso dovuto ricorrere a prestiti cinesi a condizioni onerose;
- Le accuse di mancanza di trasparenza e di impatto ambientale negativo di alcuni progetti;
- L’opposizione di alcuni Paesi, che vedono la BRI come un tentativo della Cina di espandere la sua influenza geopolitica.
Il futuro della BRI
In occasione del forum, Xi Jinping ha annunciato una serie di nuove iniziative per rilanciare la BRI, tra cui:
- Un fondo di investimento di 1,5 trilioni di dollari per sostenere i progetti infrastrutturali;
- Un programma di formazione per i funzionari dei Paesi beneficiari;
- Un impegno a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale dei progetti.
È ancora presto per dire se queste iniziative saranno sufficienti a superare le sfide della BRI e a garantire il successo dell’iniziativa nel lungo termine. Tuttavia, il forum di Pechino ha dimostrato che la Cina è ancora fortemente impegnata a promuovere la sua iniziativa infrastrutturale, che rappresenta una parte importante della sua strategia geopolitica.
L’Italia e il Belt and Road Forum 2023
L’Italia è uno dei Paesi europei che ha aderito alla BRI. Nel 2019, l’Italia e la Cina hanno firmato un memorandum d’intesa sulla cooperazione nell’ambito dell’iniziativa. In occasione del forum di Pechino, il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha annunciato che l’Italia è pronta a rilanciare la cooperazione con la Cina nell’ambito della BRI.
Draghi ha sottolineato che la BRI rappresenta un’opportunità per l’Italia di rafforzare la sua presenza in Asia e di promuovere la crescita economica. Tuttavia, l’Italia è anche consapevole delle sfide legate alla BRI. Il governo italiano ha quindi annunciato che la cooperazione con la Cina nell’ambito dell’iniziativa sarà basata su principi di trasparenza, sostenibilità e reciprocità.