La “Gaiola” è uno dei posti più suggestivi del litorale napoletano e questo è fuori di qualsiasi ragionevole dubbio; altrettanto che è un luogo ricco di storia e da recuperare alla fruibilità da parte della cittadinanza che troppo spesso dimentica, o è costretta a dimenticare, pezzi della propria città.
Come tutti sanno è in realtà un’isoletta il cui nome deriva dalle cavità (dal latino cavea vulgatrizzato caiola) della costa posillipina di cui è dirimpettaia; talmente prossima alla costa che si raggiunge in pochissime bracciate a nuoto. Era un piccolo promontorio che si crede sia stato unito alla terra ferma da un istmo poi scomparso ed è un posto dal pronunciatissimo fascino esoterico.
Tra storia e leggenda oggi la Gaiola è inserita nell’ Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola” gestito dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei.
Ecco che l’amministrazione comunale ha approvato un progetto che prevede il miglioramento dell’accessibilità fisica e un decisivo adeguamento dei servizi di accoglienza dell’area, ma ha anche previsto alla Mostra d’Oltremare la realizzazione di un Museo virtuale archeologico dell’area Flegrea.
E’ un progetto già esecutivo ed affidato con un finanziamento POR Campania di € 2.496.190,91.
L’iter del progetto presentato dalla Mostra d’Oltremare è stato approvato sia dalla giunta che dal consiglio di Palazzo San Giacomo unitmente allo schema di accordo con la Mostra per l’utilizzo dei padiglioni da adibire a Museo virtuale.
E’ stato anche previsto un servizio di accompagnamento con minibus per i visitatori del museo fin verso la Gaiola.