La bellezza a 50 anni che forma ha? Quella dei social che utilizzano filtri per cancellare rughe e macchie? Quella delle donne che (sempre sui social) sbandierano orgogliose le loro criniere grigie? Ogni epoca ha avuto le sue regole di bellezza. Oggi è il tempo della “body positivity“. Un mantra talmente recitato che a volte, ammettiamolo, non sappiamo neanche cosa significhi. Accettare i chili di troppo che modificano la propria silhouette? Essere fiere delle rughe che solcano il viso o delle palpebre cadenti? Non temere di nascondere una cicatrice? Smettere di tingere i capelli? Gli input che ci arrivano dal mondo esterno e amplificati dai social network sono tanti e spesso diversi tra loro. Perdere la bussola, quindi, non è difficile. Il punto è che le donne, soprattutto dai 50 anni, non sono più attratte dai modelli dettati dall’esterno, piuttosto vogliono riflettere un’immagine più vicina alla loro essenza.
Bellezza a 50 anni: cosa significa
A 50 anni, infatti, per molte donne inizia una nuova fase della vita. Prendono il via nuovi progetti, si consolidano consapevolezze, si affacciano nuovi amori e nuove passioni. Di conseguenza anche il concetto di bellezza cambia. Ogni gesto, che sia una beauty routine o un trattamento estetico mirato, assume la forma di un gesto d’amore per se stesse. Martina Bindi si occupa di estetica da 30 anni. Grazie alla sua esperienza ha creato un nuovo approccio alla bellezza: il Transform-aging, un percorso che trasforma l’invecchiamento. Con lei abbiamo scambiato quattro chiacchiere su cos’è oggi la bellezza; abbiamo parlato delle donne cinquantenni e del loro diritto a invecchiare senza sentirsi delle aliene. Abbiamo anche esplorato una diversa accezione di body positivity in equilibrio tra cura della salute e amore per la propria unicità.
In copertina foto di Jose Antonio Alba da Pixabay