Fa il giro del mondo il focolaio Covid che in Portogallo ha colpito la squadra del Belenenses con 13 positivi alla variante Omicron. La squadra è dovuta, nonostante la “decimazione”, scendere in campo contro il Benfica nell’ultima giornata della Primeira Liga portoghese.
Portogallo, Belenenses ed il focolaio Covid
Minuto 48, derby di Lisbona tra Benfica e Belenenses allo stadio Nacional della capitale portoghese. L’arbitro fischia il triplice fischio finale quando il punteggio recita 7 a 0 per il Benfica. Il motivo? La squadra di casa ha meno di 7 giocatori a disposizione per proseguire la partita.
Come si è arrivati a questo punto? Facciamo un passo indietro e torniamo a qualche giorno prima della partita quando un giocatore del Belenenses torna dal Sudafrica ed in pochi giorni oltre 20 persone tra calciatori, staff tecnico e dirigenza risultano positivi al Covid-19. Un brutta gatta da pelare per la società che chiede di rinviare il match alla Lega Portoghese che in tutta risposta (piuttosto che andando incontro alle enormi difficoltà del Belenenses) nega questa soluzione comunicando al club che in mancata presenza in campo sarebbe stato assegnata la vittoria a tavolino al Benfica. Successivamente, la stessa lega dichiarerà di non aver ricevuto richiesta formale di rinvio della partita da parte del club di Lisbona.
Derby della “Vergogna”?
Eccoci, quindi, al derby tra queste squadre con da una parte il Benfica al gran completo (infortuni e squalificati esclusi, ovviamente) e dall’altra parte… quello che rimane del Belenenses scendendo in campo con 9 giocatori tra cui un portiere schierato in attacco e alcuni ragazzi della primavera. Una scena surreale che ha fine nel secondo tempo quando i padroni di casa rimangono in 6 per l’infortunio di uno dei calciatori ed alcuni, invece, non sono voluti ritornare in campo. L’arbitro, quindi, è costretto a dare il triplice fischio finale per questa partita.
“Una partita alla quale i tifosi non dovevano assistere”, “una delle pagine più nere nella storia del calcio portoghese”. Le opinioni della stampa lusitana sono tutte concordi sul fatto che questo derby non dovesse essere giocato. Ancora una volta, però, il concetto di “show must go on” ha superato il buon senso e soprattutto la salute pubblica andando a creare un pessimo risultato. Dal punto di vista sportivo non sappiamo ancora nulla: il match verrà “normalmente” registrato con la vittoria del Benfica? La partita verrà rigiocata?
Rui Costa e i test
Lo stesso presidente del Benfica, Rui Costa, ha voluto mostrare la sua vicinanza al Belenenses e sottolineando come anche loro siano stati costretti a scendere in campo pena la sconfitta a tavolino:
“È una pagina nera nel calcio portoghese, ma il Benfica non è in alcun modo responsabile. Anche noi, proprio come il Belenenses, siamo stati costretti a scendere in campo“.
Anche i giocatori del Benfica, impegnati sabato contro il Belenenses Sad, dovranno eseguire il test per il coronavirus, mentre l’Istituto nazionale di Salute ha messo in isolamento tutti i giocatori della squadra di Lisbona e le persone che sono entrate in contatto con i positivi, al di là del fatto che siano vaccinati contro il Covid-19.