In arrivo un nuovo film sui Beatles… anzi quattro. Il produttore e regista premio Oscar, infatti, racconterà le storie originali di tutti i Fab Four, Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Star con le musiche originali. Chi sarà l’autore di questa impresa epocale? Sam Mendes: il regista di “American beauty”, “Skyfall”, “1917” (per citarne solo alcuni).
I film sui Beatles: il progetto
Non sappiamo ancora quando la quadrilogia sui Beatles uscirà; sappiamo però che i preparativi procedono speditamente tanto che si starebbero cercando già gli sceneggiatori. Sappiamo, inoltre, che il progetto è arrivato sulla scrivania della Sony lo scorso Natale. Sembra che l’entusiasmo di Sam Mendes abbia letteralmente conquistato il Ceo di Sony Picture Entertainment Tom Rothman e la presidente Elizabeth Gabler. Fiduciosi nel progetto hanno fatto alla Apple Corps Ltd. un’offerta davvero interessante. Non è tutto: Mendes è riuscito a ottenere per la prima volta nella storia non solo i diritti musicali ma anche i pieni diritti sulla storia da portare sul grande schermo. E’ evidente che il progetto sia piaciuto non solo a Paul McCartney e Ringo Star, i due componenti del gruppo ancora vivi, ma anche gli eredi di John Lennon (il figlio Sean) e George Harrison (la figlia Olivia). Mendes avrà dunque pieni poteri sulle storie: da quanto sappiamo saranno quattro film sui rispettivi componenti della band di Liverpool che si snoderanno in una sorta di connessione tra loro.
I Beatles sul grande…
Il primo film sui Beatles risale al 1968: “Yellow Submarine”. Un cartoon onirico in stile pop art ispirato al celebre brano della band ripropone la storia dei malefici Biechi Blu. Creature nemici della bellezza, dei fiori e della musica, sono pronti ad attaccare il paese felice di Pepelandia. Sarà la musica dei Beatles, giunti a bordo di un sottomarino giallo, a ristabilire l’ordine e la pace.
Nel 1978 uscì il film d’esordio di Robert Zemeckis, “1964: allarme a New York arrivano i Beatles!”. Una pellicola che non ebbe grande successo di botteghino e che raccontava, con ironia, non tanto la storia dei Fab Four quanto la cosiddetta beatlemania attraverso la storia di quattro amici del New Jersey che decidono di andare a vedere i Beatles in concerto dal vivo a New York. Ci riusciranno dopo mille avventure. I Beatles sono stati, infatti, un fenomeno sociale oltre che musicale e il film rappresenta una foto della generazione dell’epoca.
L’anno seguente esce “La nascita dei Beatles”, il primo vero biopic sulla band condotto in modo tradizionale. Il regista, Richard Maquand, racconta gli esordi dei Fab Four e, uscito dopo un decennio senza la musica dei quattro di Liverpool, appare un po’ come un desiderio nostalgico di tornare a vederli suonare insieme. I quattro di Liverpool non apprezzarono il prodotto. Uno dei pregi del film, però, è l’aver ricordato la figura di Stuart Sutcliffe, che fu bassista del gruppo dal 1960 al 1961 e morì a 21 anni per emorragia cerebrale, che un po’ tutti abbiamo dimenticato.
Stuart Sutcliffe è il perno intorno al quale ruota anche il film “Backseat – tutti hanno bisogno di amore” uscito nel 1994. La pellicola racconta, per lo più, la relazione di Stuart con Astrid Kirchherr. La fotografa tedesca ritrasse i Beatles in foto in bianco e nero durante i loro concerti in Germania diventate storiche. Sembra che la Kirchlherr sia stata anche l’ideatrice dell’iconico taglio di capelli della band anche se lei stessa rifiuta tale attribuzione.
… e piccolo schermo
Il documentario più riuscito sui Beatles è senza dubbio “The Beatles: Eight Days a Week” diretto da Ron Howard. Raccontando la band di Liverpool dal 1962 al 1966 attraverso i loro tour mondiali, Howard ha raccontato il cambiamento prodotto nella società dell’epoca dai quattro. Il regista raccoglie il racconto degli stessi protagonisti fatto di ansie, gioie, gloria e dolore. Raccoglie, poi, la testimonianza di personaggi noti tra i quali Whoopi Goldberg, Sigourney Weaver, Eddie Izzard ed Elvis Costello che quella beatlemania l’hanno vissuta sulla loro pelle. Un’autentica girandola di emozioni che ha anche altri pregi, come quello dell’utilizzo delle tecnologie digitali grazie alle quali filmati dell’epoca sono stati inseriti con una qualità video impeccabile mentre le foto anch’esse dell’epoca prendono letteralmente vita.
Pur dopo tanti anni dalla fine della loro carriera musicale, i Beatles sono immortali. L’ultima operazione discografica che ha reso possibile la pubblicazione di un brano inedito di John Lennon grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale ne è un segno. Sam Mendes è anch’egli una garanzia e siamo sicuri che all’uscita delle pellicole avremo nuove fortissime emozioni.
In copertina foto di Christiane Wilden da Pixabay