Il giudizio degli altri influisce sulle nostre scelte? Può imbrigliarci così tanto da farci desistere dal tentativo di realizzare i nostri sogni? Nella suggestiva cornice dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Palazzo Serra di Cassano a Napoli si è svolta la presentazione del libro “Beati Coloro†di Concetta Prisco. L’evento organizzato dalla casa editrice Edizione Mayhem è stato un momento di riflessione sui sogni e la loro realizzazioneÂ
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Nella suggestiva cornice dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Palazzo Serra di Cassano a Napoli si è svolta la presentazione del libro “Beati Coloro†di Concetta Prisco. L’evento organizzato dalla casa editrice Edizione Mayhem è stato un profondo momento di riflessione sui sogni e la loro realizzazione e su quanto il giudizio degli altri influisca sulla nostra esistenza. Il dibattito è stato alternato alla lettura di brani del romanzo da parte dell’attore Ugo Fonti, con il sottofondo musicale del sassofonista Luca Autiero. Il giudizio degli altri influisce sulle nostre scelte? Può imbrigliarci così tanto da farci desistere dal tentativo di realizzare i nostri sogni? Hanno discusso di questo il giornalista e direttore di Cinque Colonne Magazine Giovanni Tortoriello, l’addetto stampa delle edizioni Mayhem Giampaolo Canetti e l’autrice del romanzo che, poi, ha avuto uno scambio di battute con il musicista Giuliano Falcone, membro del gruppo musicale Foja, cui è ispirato uno dei protagonisti del romanzo. L’evento si è concluso con l’intervento del pubblico in sala.
Ecco cosa ci ha detto l’autrice Concetta Prisco:
Cosa ha fatto scattare l’idea che ha poi dato il via alla stesura del romanzo e quanto nella sua vita ha influito il giudizio degli altri?
Il mio manoscritto in realtà non nasce dall’idea di scrivere un romanzo, bensì dall’esigenza di dispiegare su un foglio emozioni e sensazioni che stavano cambiando la mia vita. Il giudizio degli altri nelle decisioni della mia vita, infatti, ha sempre influito molto. La paura di deludere le aspettative, la paura di essere additata per le mie passioni così diverse dallo stereotipo della ragazza-figlia-studentessa perfetta. Nel momento in cui ho capito che ero felice solo facendo le cose che amo e, in questo modo, dimostrando amore per me stessa, ho cominciato a distinguere il giudizio dai consigli. Da qui nasce l’idea del mio romanzo!
Quali sono, se ci sono, i modelli letterari cui si ispira o quanto meno si sente vicina?
I modelli letterari a cui mi sento vicina e mi ispiro, se non altro per i contenuti, sono gli scrittori veristi. Mi riferisco, ovviamente al padre di essi, Verga, ma non solo! E’ al fenomeno di verismo regionale che mi piacerebbe avvicinarmi: a tutti quei giornalisti napoletani, e non solo, che attraverso le colonne dei loro giornali hanno fatto ricerca e denuncia sociale trovando nella realtà la loro ispirazione. Parlo di Gaetano Miranda, Matilde Serao…
Tra i vari personaggi del suo romanzo qual è quello che lei sente più vicino?
Sarebbe troppo semplice rispondere Gaia. Colei che scrive, fragile dentro e forte fuori, come me. In realtà , però, c’è un po’ di me ogni personaggio: la voglia di fare, uscire, conquistare di Luca; il mio prodigarmi per il bene dei miei affetti di Alice; la voglia di tenerezze di Leo…
Solitamente chi scrive romanzi si trova a confrontarsi con un personaggio che è anni luce dalla propria sfera personale e caratteriale, quindi, questo comporta un lavoro di ricerca che porta lo scrittore ad ampliare i propri orizzonti e le proprie idee, nel romanzo c’è un personaggio che le ha fornito tale percorso?
Luca compie su sé stesso un lavoro che lo porta ad un cambiamento, matura e cresce nel corso del romanzo. Quando ho cominciato a scrivere il mio romanzo era lui il personaggio ad anni luce da me, così sicuro del suo sogno da imporsi, così sicuro dei suoi sentimenti da aspettare. E’ lui, ma anche un po’ tutti gli altri, che maggiormente mi ha aiutata ad ampliare i miei orizzonti, al punto da poter affermare, oggi, che gli somiglio più di quanto in realtà non credessi.
Ora è la volta di Andrea Canetti della casa editrice edizioni Mayhem:
Con la Collana Dedalus la casa editrice M. quali finalità si propone ma soprattutto cosa offre ai suoi lettori?
La collana Dedalus rappresenta l’occasione di una riflessione letteraria sulla contemporaneità e sulla sua complessità . Sin dall’inizio, la nostra casa editrice ha ritenuto fondamentale volgere il proprio sguardo alla realtà in cui siamo immersi, alle sue difficoltà , alle sue tortuosità e alla molteplicità che senz’altro la caratterizza. Pertanto, Dedalus offre ai lettori una serie di testi in cui tali tematiche trovano il proprio spazio, attraverso vicende di personaggi psicologicamente ed esistenzialmente complessi, interpreti di un ruolo per nulla facile, quello di donne e uomini della contemporaneità .
Cosa ha spinto la casa editrice a puntare su questo romanzo?
Puntare su ‘Beati coloro’ di Titti Prisco è stata una scelta funzionale al progetto editoriale che, da sempre, le Edizioni Mayhem si sono proposte: promuovere nuovi scrittori che avessero qualcosa da dire, emozioni da comunicare, idee da diffondere. Il testo sviluppa la tematica del giudizio, dell’accusa ingiusta, e si articola mediante una scrittura bifronte, capace di accostare la semplicità del dettato quotidiano alla complessità della riflessione esistenziale. In più, le vicende narrate raccontano di ragazze e ragazzi con progetti, voglia di emergere, energie da veicolare in esperienze di vita costruttive, con i loro sogni e le loro paure. Una gioventù autentica ed attuale, insomma, come quella cui la nostra casa editrice si rivolge.
Quali sono i futuri progetti della vostra casa editrice?
I prossimi passi delle Edizioni Mayhem continueranno a muoversi nel solco della promozione di nuovi autori: è certamente questa la peculiarità della casa editrice ed insisteremo nel proporla al pubblico. In questo senso, stiamo già lavorando ad alcuni manoscritti nuovi interessanti. D’altra parte, la cura e l’amore per i classici non tramontano mai e, pertanto, abbiamo in cantiere l’idea di riproporre opere d’autore in una nuova collana ad hoc. Si tratta di un progetto sul quale stiamo lavorando da tempo e siamo fiduciosi di avviarlo in tempi brevi.
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Alessandro Cavaliere