Ci risiamo, Beppino Englaro indagato per omicidio volontario aggravato.
L’ignobile balletto parlamentare sul Testamento Biologico che non si allenta.
L’Italia appare sempre più un Paese surreale; mentre si vive una crisi economica e sociale che assume ogni giorno sfaccettature sempre meno rassicuranti ci si aspetterebbe che ognuno fosse dedito a trovare sempre nuove forme di “sopravvivenza” e che questo impegni tutte le proprie forze.Non è così. Non lo è a partite dalla compagine di governo in giù. Ogni giorno ecco apparire dal nnulla la “notizia del giorno” destinata a far discutere ed accendere gli animi. Mentre tutto va, o meglio non va, tonnellate di parole e discussioni si riversano prima sulla scelta di una donna e della sua famiglia di come arrivare alla fine dei propri giorni e, ora, su una legge ordinaria (visto che quella straordinaria il, pur sempre presente e vigile, Capo dello Stato l’aveva sventata). Oggi invece leggiamo che: “Con l’ipotesi di omicidio volontario aggravato la Procura di Udine ha iscritto nel registro degli indagati Beppino Englaro, padre di Eluana, il primario anestesista Amato De Monte ed i 12 infermieri che attraverso l’associazione “Per Eluana” hanno applicato il protocollo di interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione, precisando che l’iniziativa del procuratore Antonio Biancardi è avvenuta sulla base di alcuni esposti presentati prima e dopo la morte di Eluana. Lo stesso Biancardi aveva detto che avrebbe valutato personalmente tutti gli esposti (c’è chi dice una cinquantina, altri un centinaio) e cercato le prove a conferma dei reati ipotizzati”.
Di pari passo infuria la discussione sul Testamento Biologico su cui maggioranza e (presunta e/o sedicente) opposizione operano un gioco delle parti da far impallidire il più convinto pirandelliano commentatore.
Testi di legge fatti, spezzettati, rifatti; di nuovo tagliuzzati e poi giustapposti nella creazione di quegli splendidi patchwork che solo i nostri odierni legislatori riescono a comporre con mirabilìa. Pasticci che compiacciono compromessi che producono altri pasticci: la fotografia del nostro parlamento.
Critichiamo i fondamentalisti religiosi, quando si tratta di quelli altrui (maometto, indù, buddah o chicchessìa li ispiri); ma ci guardiamo bene dal parlare degli odiosi fodamentalismi religiosi cristiano-cattolici occidentali.
Basta! Basta, per favore siamo seri. Siamo uomini.
Sì uomini, così come li definiva Sciascia. E’ vero gli uomini erano allora già pochi ed oggi sono sempre meno. Dio (nella sua grande misericordia)ci liberi da tutti i quaqquaraqquà mentali e reali che ci circondano; di quei vecchi mercanti da tempio e farisei mascherati da “ministri del verbo”.
Mariuccia Manganelli