Il leader di Sinistra e libertà in un colloquio con l’agenzia di stampa Dire ha dichiarato apertamente il suo: “No a tatticismi e acrobazie, bisogna aprire il cantiere dell’alternativa”
“E ora basta con le acrobazie alleanzistiche, con le furbizie e con le reticenze. I professionisti della sconfitta facciano un passo indietro”. Nel day after della fiducia al governo, Nichi Vendola scuote il centrosinistra con un messaggio rivolto in primo luogo al Partito democratico: “Uscite dal Palazzo. Bisogna aprire il cantiere dell’alternativa”.
La campagna acquisti di Berlusconi tra le fila dei finiani si traduce a sinistra nel dibattito sul ‘dialogo sì, dialogo no’: tenere aperto il canale di collegamento con il leader di Futuro e Libertà o ridare autonomia alla proposta politica del centrosinistra? Vendola propende decisamente per questa soluzione: “Il centrosinistra deve cambiare strada- dice Vendola in un colloquio con l’agenzia Dire- l’idea di uscire dal ciclo del berlusconismo attraverso strade ingarbugliate, confuse e tutte interne al palazzo del Potere, non ha avuto una grande fortuna. Bisogna prenderne atto con coraggio”.
Il leader di Sinistra e libertà , che stamattina ha riunito a Roma la presidenza del movimento, non lo cita, ma il riferimento ovvio delle sue parole è a Massimo D’Alema. E’ il presidente del Copasir che, in un’intervista a Repubblica, chiama ‘mentecatti’ e ‘cretini’ quanti hanno bocciato la liason tra i Democratici, Casini e Fini. Un legame che il vicesegretario democratico Enrico Letta ribadisce, dicendosi invece ‘esterrefatto’ dalle posizioni di Vendola. L’interessato replica senza sconti.
“Non c’è dubbio- spiega Nichi Vendola alla Dire- che le ragioni della crisi del centrodestra non sono state archiviate dal dibattito e dal voto parlamentare. E tuttavia dobbiamo dire che la sfiducia crescente nel paese verso Berlusconi non si è tradotta in una iniziativa parlamentare vincente. La fuoriuscita dal berlusconismo va perseguita nel rapporto stringente tra politica e società , con un centrosinistra che sappia trasformare il disagio e la disperazione sociale delle giovani generazioni, e di una parte immensa del mondo del lavoro e delle famiglie italiane, in una proposta credibile di alternativa. Oggi è arrivato il tempo di aprire il cantiere dell’Alternativa”.
Vendola non parla di primarie, in questa fase. La ragione, spiega ai suoi, è che la chiave del problema non sta nella leadership, ma nel nuovo rapporto tra centrosinistra e società . Le primarie sono lo strumento con cui questo rapporto si può costruire. “Nel Palazzo si muore soffocati- spiega- per questo bisogna riaprire la partita andando in campo aperto. La stagione dei tatticismi e delle furbizie, delle acrobazie alleanzistiche e delle reticenze programmatiche è finita. Serve un nuovo centrosinistra”. E conclude: “Mi auguro che i professionisti della sconfitta non ci impediscano una discussione serena e costruttiva che inauguri la stagione della speranza”.
fonte: Agenzia di Stampa DIRE
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