Giornata speciale per la comunità del San Marco Project che ha ospitato la prima visita del nuovo Ambasciatore d’Italia in Kenya, che si è recato al Centro “L. Broglio” a soli due mesi dall’inizio del proprio mandato. Ad accoglierlo il portavoce del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Andrea Zanini, il capo della base, Francesco Dominici e il manager on duty, Munzer Jahjah.
L’Ambasciatore ha visitato tutte le facility tecniche del centro, con particolare attenzione alle stazioni per il controllo delle operazioni satellitari che stanno per essere ampliate grazie all’arrivo della nuova antenna.
Base ASI in Kenya: centro d’eccellenza
L’installazione, che nei codici internazionali è identificata con la sigla MLD 2 B, consentirà al Broglio Space Centre di ampliare le sue capacità nei servizi TT&C (Telemetry, Tracking & Command). Negli ultimi mesi la stazione dell’Agenzia Spaziale Italiana di Malindi ha sostenuto una frenetica attività, essendo coinvolta in tutti i lanci più importanti, come Bepi Colombo e Saocom 1A.
Nel suo saluto al personale italiano e keniano della base, l’Ambasciatore Pieri ha sottolineato come la base spaziale “L. Broglio” rappresenti un centro di eccellenza per l’Italia e un asset di grande importanza nell’ambito dei rapporti tra Italia e Kenya, con particolare riferimento all’aspetto della formazione e dell’addestramento per i giovani keniani impegnati nelle nuove applicazioni spaziali.
La base di Malindi è stata infatti individuata dall’International Space Forum dello scorso febbraio di Nairobi, come il futuro centro regionale per lo sviluppo delle applicazioni di Osservazione della Terra.
Base ASI in Kenya: modello di sicurezza
Circa la sicurezza, il responsabile della base Francesco Dominici ha commentato: “Gli interventi di ammodernamento e sviluppo, in parte realizzati e in parte in corso di completamento, e l’innalzamento dei livelli di sicurezza della struttura, mettono il Broglio Space Centre ai massimi livelli di sicurezza nell’ambito delle strutture civili“.
Dominici ha poi descritto il nuovo modello di partnership che prevede, a fianco delle consolidate attività istituzionali, una serie di contratti commerciali con i più importanti player del settore spaziale.
“Malindi non solo è un asset importante dell’Agenzia Spaziale Italiana, ma di tutto il sistema istituzionale nazionale – ha commentato Andrea Zanini, portavoce del Presidente dell’ASI – Il centro rappresenta al meglio l’evoluzione della nostra storia spaziale, che a partire dalla geniale intuizione del Generale Broglio ha messo a sistema l’insieme delle competenze tecnico scientifiche presenti nelle università, nei centri di ricerca e nelle industrie“.