(Adnkronos) – “Questa è stata una grande settimana per Sinner, ha giocato un grandissimo torneo, quattro partite straordinarie, giocate veramente bene, dimostrando i suoi grandi progressi, la sua maturità e questa grande capacità di sostenere cinque giorni di pressione e soprattutto di giocare un tennis senza pausa, estremamente consistente, di altissima qualità, un tennis che è il tennis dei grandi campioni“. Lo dice Corrado Barazzutti all’Adnkronos, a consuntivo della cavalcata di Jannik Sinner fino alla finale del torneo torinese, interrotta dal settimo sigillo sul torneo di Novak Djokovic.
“Un grandissimo risultato, questa finale, che premia la capacità di Jannik di giocare bene ad altissimo livello, cosa che aveva già fatto vedere prima di questo Master: ora ha confermato tutti i progressi che sta facendo giorno dopo giorno“. Ma non bisogna nascondersi, sottolinea che in finale Sinner “non ha giocato bene assolutamente, quello che ho visto ieri Jannik mi è sembrato un po’ vuoto, un po’ scarico, il suo tennis non era efficace, i suoi colpi non erano penetranti, non erano incisivi, per cui c’erano momenti in cui Djokovic giocava in mezzo al campo e non si muoveva e faceva muovere Jannik, i suoi colpi non facevano male, non c’erano i soliti angoli che lui prende normalmente. E poi è stato molto falloso, ieri ha sbagliato tanto ma nonostante questo nel secondo set ha continuato ad avere delle chance per poter recuperare, perché Djokovic ha avuto dei momenti in cui ha sbagliato pure lui. Però di fatto ieri Jannik era svuotato, sia di energie mentali che fisiche“.
Barazzutti inoltre critica la formula dei round robin, opposta alla generalità dell’eliminazione diretta: “è stato penalizzante per Sinner, ha riportato in gara un giocatore che aveva già battuto, Ma sono le regole. Da superare? Non lo so, ma comunque è stato a sfavore di Sinner“. Sinner doveva fare il ‘biscotto’? “No, assolutamente, non ci sono biscotti da fare, non se ne devono fare, però è chiaro che il round robin ti può presentare situazioni come quella in cui si è imbattuto Sinner, è successo anche in Germania dove Sampras aveva perso con Becker e poi lo ha battuto in finale: è il regolamento, me in questo caso ha penalizzato Sinner“.
Ora occhio alla Davis, e “stavolta dobbiamo vincerla, abbiamo uno squadrone e peccato per l’assenza di Berrettini ma adesso abbiamo un gruppo, un grande gruppo“. Con anche Musetti oltre a Sinner, Arnaldi, Sonego e Bolelli: Barazzutti è appena entrato a far parte dello staff di Lorenzo: “sta crescendo, e spero che cresca ancora di più, ha un potenziale molto alto, lo vedo nella top 10 se non ancora più in alto. E’ giovane, ha 21 anni, può salire parecchio, spero di ptergli dare una mano, di dare un contributo importante“. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)