Un altro aspetto fondamentale del conflitto tra Ucraina e Russia è quello economico. Non solo nei “portafogli” dei cittadini russi ed ucraini ma anche per le banche e le borse di tutto il mondo che stanno vivendo giornate non felici. Insomma, il Bank aware non è mai stato così importante.
Bank aware, consapevolezza della difficile situazione
Letteralmente “Banca consapevole”, il Bank Aware ci permette di capire come gli istituti bancari ed alle borse stanno reagendo ai fattori esterni. Quello che ora le banche stanno affrontando non è semplice: il conflitto tra Russia e Ucraina sta mettendo a dura prova gli investitori che spesso pensano di ritirare i propri fondi per evitare ingenti perdite.
Borse: un ascensore di emozioni non richieste
Se vogliamo rappresentare in maniera figurativa la situazione delle borse mondiali dovremmo prendere un ascensore. Le varie piazze dei più grandi mercati finanziari mondiali vivono giornate altalenanti tra grossi perdite e timide risalite. La guerra ha materializzato le grandi paure degli economisti e le sanzioni che il mondo occidentale ha inflitto alla Russia (e viceversa) non hanno aiutato per nulla.
Basti pensare che, prima del 9 Marzo, le borse avevano perso circa oltre 900 miliardi di euro. Solo la notizia dei negoziati tra Ucraina e Russia, la fiducia degli investitori sta tornando dando grande ossigeno alle borse mondiali. Nella giornata del 9 Marzo, infatti, sono stati “recuperati” di 450 miliardi in Europa anche se sono circa 600 miliardi gli euro ancora non “riguadagnati” ma Milano sale del 6,95%, Parigi del 7,13% e Francoforte del 7,89%.
I titoli italiani
Piazza Affari, che era stata tra le Borse più penalizzate in Europa dall’avvio dell’invasione russa, mercoledì invece è tra le migliori insieme a Francoforte, con le banche in prima linea a sostenere il listino. Sul Ftse Mib miglior titolo è Stellantis (+12,28%) e corre Unicredit (+11,7%), che nella vigilia ha confermato il dividendo dopo aver quantificato la propria esposizione in Russia.
Acquisti in generale sui bancari: su Bper (+9,99%), Intesa (+11,1%) e Banco Bpm (+8,67%). Prese di beneficio invece per Tenaris (-5,53%), congelata anche al ribasso, e Saipem (-1,44%), dopo la corsa della vigilia. Segno meno per Eni (-0,5%), che sconta insieme agli altri petroliferi in Europa il calo delle quotazioni del greggio (Wti a 117,67 dollari e Brent a 121,45 dollari).