Incidere con sempre maggior efficacia sulle prospettive innovative di sviluppo dell´Umbria, sostenendo con risorse importanti gli sforzi delle imprese che, in un periodo di particolare criticità, agiscono strategicamente per accrescere la loro capacità competitiva anche attraverso la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas che alterano il clima, facendo dell´uso efficiente dell´energia e della autoproduzione di energia da fonti rinnovabili un elemento concorrenziale premiante.
È con questa finalità che la Regione Umbria ha pubblicato il bando volto al “Sostegno agli investimenti per l´efficienza energetica e l´utilizzo delle fonti di energia rinnovabile“, per il finanziamento dei progetti di efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile delle imprese, con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro che potrà essere incrementata, in esito ai progetti pervenuti.
“Il Bando Energia 2015 caratterizza l´avvio della fase operativa della programmazione comunitaria 2014/2020 – spiega l´assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli – e produce una forte spinta al consolidamento del paradigma produttivo strategico energetico, sulla base del quale l´innovazione e le risorse rinnovabili sono una unica fonte di investimento vantaggioso nella concorrenzialità del mercato“.
“La Regione – continua Paparelli – intende rispondere alle eterogenee esigenze delle aziende ed alle crescenti richieste di agevolazione anche per il risparmio energetico e l´utilizzo delle fonti rinnovabili, per ottimizzare tale elemento, centrale ed imprescindibile rispetto ad ogni ciclo produttivo aziendale che mira ad una fase economica di ripartenza e di crescita. Il bando rappresenta una pratica strategica messa a punto dalla Regione Umbria per dare nuovo slancio al sistema delle imprese umbre, contrastando l´onerosità dell´approvvigionamento energetico, attraverso un incremento del risparmio energetico e l´ausilio delle fonti alternative“.
“I contributi rispetto alle spese ammissibili – rileva l´assessore Paparelli – variano dal 30% al 50% secondo la dimensione aziendale; gli ambiti di interventi ammissibili possono riguardare la riduzione di consumi termici, di consumi elettrici, interventi sul ciclo produttivo come definiti dal bando e interventi per l´autoproduzione di energia elettrica/termica da fonti rinnovabili“. L´ammontare degli investimenti ammissibili non può essere inferiore a 30.000 euro, mentre il contributo pubblico massimo, per ciascuna richiesta, non potrà superare l´importo di 600.000 euro.