Colpa della crisi, della conseguente disoccupazione galoppante che ha raggiunto livelli da record tra i più giovani e dell’incapacità dei nostri governanti di rilanciare politiche per l’occupazione, che riprende l’emigrazione verso paesi che oggi consentono di reperire il lavoro desiderato nel più breve tempo possibile perché immuni o quasi dalla crisi.
È assai sconfortante pensare che i nostri giovani esasperati dalle numerose difficoltà connesse alla carenza di un lavoro stabile o della prima occupazione siano costretti a pensare di scappare via dal proprio paese, che ancora viene annoverato tra i G8 ma che di grande, ormai ha lasciato ben poco se non un passato glorioso ed un patrimonio storico-ambientalistico- culturale da primato mondiale.
E’ notizia di oggi che il settore finanziario svizzero cerca personale: stando all’indice Finews JobDirectory, alla fine di giugno i posti vacanti presso banche, assicurazioni e altre società del ramo erano 4’436, il 7% in più rispetto al primo trimestre. La progressione più marcata si è verificata nel settore bancario, commenta il gruppo Finews in un comunicato odierno. Nel dettaglio, le banche offrivano lavoro a 1’784 potenziali collaboratori alla fine del mese scorso, con una crescita del 20,4%.
Negli ultimi tre mesi sono soprattutto le banche cantonali (+36,6%), regionali e le Raiffeisen (+22,3%) ad aver cercato nuovi profili, mentre UBS e Credit Suisse hanno registrato un incremento rispettivamente del 14,5% e del 12,5%. Per quanto riguarda le assicurazioni, i posti vacanti a fine giugno erano 1’121 (-7,7%), mentre le altre società del ramo (esperti contabili, informatici, consulenti aziendali) offrivano lavoro a 1’531 potenziali collaboratori (+5,9%).
L’indice Finews JobDirectory viene realizzato ogni tre mesi consultando le pagine internet di circa 1400 banche, assicurazioni e altre società finanziarie in Svizzera e nel Liechtenstein.