L’ansia da separazione nel bambino compare a circa otto mesi, si tratta di una normale reazione intellettiva attraverso la quale il bambino riconosce di non essere in presenza delle figure che normalmente si occupano di lui.
E’ una normale fase dello sviluppo intellettivo e sociale nel bambino. Il bambino può esternare questa sua paura attraverso delle crisi di pianto che si placano una volta venuto di nuovo a contatto con le figure genitoriali. Questo accade poiché a quell’età il piccolo non riesce a distinguere le dimensioni spazio – temporali per cui necessita di vedere e di essere in contatto con le figure genitoriali.
L’ansia compare intorno agli otto mesi e si intensifica intorno ai 13 – 18 mesi di età per poi svanire gradualmente fra i 3 e i 5 anni. Durante il periodo che contraddistingue l’ansia della separazione è importante che i genitori inizino a fissare delle regole ben precise in una sorta di graduale svezzamento che consenta il corretto inserimento sociale del bambino e , dato che in certe fasi della crescita i bambini sono come delle spugne pronte ad assorbire ogni sorta di cambiamento emotivo, è bene non lasciare trasparire alcun emozione negativa che possa contribuire ad alimentare la paura del piccolo.
Tutti i genitori hanno dovuto consolare i propri figli i primi giorni di scuola, ma è importante non rimproverarli in alcun modo, rispettare lo stato d’animo e accompagnare con il sorriso questo graduale svezzamento psicologico. Si parla di disturbo di ansia da separazione in alcuni casi in cui la normale evoluzione emotiva del bambino sembra avere degli intoppi. Questo accade quando i comuni indicatori dell’ansia permangono oltre l’età indicata o si presentino con eccessiva intensità causando nel bambino un significativo disagio e, conseguentemente, la compromissione della sfera relazionale e sociale.
E’ possibile riconoscere il disturbo da una serie di sintomi quali: l’eccessiva angoscia, la preoccupazione per i familiari, pensieri insoliti , rifiuto di recarsi a scuola o in altri luoghi lontani da casa, malessere fisico, paura del buio, insonnia e incubi.
Sono necessari solo tre sintomi fra quelli elencati che compaiano entro i 18 anni di età per parlare di disturbo di ansia da separazione. Il disturbo, potrebbe essere sia legato a fattori genetici che a fattori familiari o situazioni di stress vissute dal bimbo. E’ bene sempre tenere il quadro completo del contesto del piccolo prima di poter agire. Molto spesso, in effetti, una parte delle responsabilità appartiene ai genitori, troppo ansiosi e iper protettivi altre volte, invece, dipendono dal ragazzo. In genere in questi casi si agisce con una psicoterapia che si rivolga anche alla famiglia in modo da supportare i genitori e, allo stesso tempo, il bambino.