I ballottaggi di queste elezioni amministrative del 2021 sono stati impietosi: il centro sinistra (allargato o come lo volete chiamare) vince a Roma, a Torino e in tantissimi capoluoghi di provincia strappando anche cittadine non secondarie (leggi Varese) al centro destra ed alla Lega in particolare.
Risultati che sono apparsi subito chiari fin dai primi exit pool che questa volta non hanno errato e dato subito la visione dell’esito finale.
Ora tutti a chiedersi perché e come si sia verificata questa debacle di quella parte politica che si credeva essere, invece, maggioritaria ma che alla resa dei conti è svanita totalmente.
Ballottaggi elezioni 2021: l’incidenza dell’astensionismo
I dati, che riportiamo in foto, sono incontrovertibili e confermano: che in Italia un cittadino su due non ha votato. Una disaffezione larga e diffusa verso la politica che ha perso il suo appeal sulle nuove generazioni, soprattutto ma non solo.
Dati che devono far riflettere, non in maniera leggera ma seria e ponderata, sia chi ha vinto che chi ha perso per cercare di sceverare le radici profonde di un malessere che ora ben più che malcontento e fotografa con numeri impietosi.
Una politica che manca di appartenenza ideale ma che non riesce nemmeno ad aggregare sulle tematiche più strettamente locali legate alla gestione della cosa pubblica del territorio, del suo sviluppo economico e sociale.
La gente sente i palazzi sempre più distanti, non si rispecchia più in essi, non riconosce le forze politiche in gioco nel poter rappresentare i cittadini degnamente e disinteressatamente e che decide che l’unica cosa che può fare è scappare lontano sottraendosi al dovere e rinunciando al diritto al voto.
Ballottaggi elezioni 2021: le reazioni delle forze politiche
Si comincia quasi subito con un Letta radioso che elenca tutte le vittorie e se ne ascrive i meriti in maniera incondizionata. Si continua con Salvini che dalla Calabria, unico luogo insieme a Trieste dove il centro destra vince, tenta un’analisi davvero sui generis che tira in ballo circostanze e fatti che poco c’entrano con le elezioni come quando parla delle cariche della polizia a Trieste verso i manifestanti per accusare per l’ennesima volta il Viminale.
Però, l’apoteosi della teorizzazione della sconfitta assume connotati quasi surreali quando la Meloni appare in conferenza stampa e snocciola fra i motivi di sconfitta la presunta azione del centro sinistra atta a demonizzare il centro destra ed i suoi candidati rivoltando completamente le responsabilità di quelli che hanno guidato l’assalto alla CGIL.
Tutto pur di non ammettere che il centro destra ha davvero sbagliato tutto in questa campagna elettorale: tempi, modi, contenuti e candidati. Sorvolando su tutte le incongruenze di chi sperava di far leva su no vax, no green pass e no tax cui più di una strizzatina d’occhio lei stessa e anche la Lega hanno rivolta durante tutta la campagna elettorale.
Prima, nella prima Repubblica, alla fine di ogni elezione si diceva che tutti avevano vinto ed ognuno snocciolava il perché. Oggi, semplicemente, nessuno ha perso e non c’è nemmeno l’impegno di cercare di dare una lettura alla sconfitta.
Risultati dei Ballottaggi alle elezioni amministrative 2021: i perché
Al netto del discettare politologico che è un mestiere che lasciamo a chi è qualificato sembra, invece, abbastanza chiaro il motivo di questo cappotto del centro sinistra sul centro destra, operando a monte la dovuta tara dell’astensionismo. Il centro destra è apparso spaccato e senza una guida. Spaccato fra due forze: Lega e Fratelli d’Italia che giocano la stessa partita in maniera antagonistica anche occupando lo stesso spazio di campo e coesistendo in coalizioni.
La Pandemia ha cambiato i temi all’ordine del giorno: sicurezza (secondo la visione propria alla destra) e migranti non “tirano più”, come si suole dire. Bisognava fare i conti con la fame reale delle persone e con i progetti di sviluppo futuri. Qui il centro destra è naufragato con la sola eccezione di Forza Italia che, vuoi per l’azione di governo e vuoi per l’azione moderatrice di Berlusconi è riuscita ad esprimere qualche sindaco anche se di centri più piccoli.
Il centro sinistra vincitore non ha nulla su cui cullare i propri allori, sia chiaro. Anzi, ora deve dimostrare cosa sa fare e cosa queste coalizioni “variegate” riescono a produrre realmente e bene ha fatto il sindaco Sala da Milano a richiamare tutti nello schieramento da non lasciarsi ammaliare dalle sirene del voler andare al voto per sfruttare l’onda positiva di oggi pena ritrovarsi con brutta sorpresa dalle urne, come già fu nel ultimo decennio del secolo passato.
Chi ha vinto ora amministri e faccia vedere cosa è capace di fare, il giro di giostra è appena iniziato ma non durerà in eterno.