Dialogo tra arte e natura
Back to nature è la nuova mostra allestita a Villa Borghese, nel cuore verde di Roma. Si tratta di una mostra di Arte Contemporanea che ospita tra gli alberi e il verde della Villa le opere di alcuni artisti di fama internazionale con lo scopo di valorizzare attraverso l’arte, i parchi della città.
Nella mostra a cielo aperto è possibile ammirare le opere degli artisti Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Tomás Saraceno, Marinella Senatore e dal collettivo Accademia di Aracne, tutti attenti a comunicare la necessità di costruire un nuovo rapporto con la natura.
La mostra è concentrata principalmente tra Parco dei Daini e Piazza di Siena, in un dialogo costante tra il verde, i viali alberati, le piante e gli specchi d’acqua. Il pubblico è invitato ad ammirare ma anche ad interagire. La mostra, infatti, è concepita come un festival perché, intorno alle grandi installazioni artistiche, si svolgono anche performance musicali e interventi artistici volti a coinvolgere i visitatori.
Alcuni artisti di Back to nature a Villa Borghese
Le opere selezionate sono originalissime e molto particolari, dal forte impatto visivo e perfettamente integrate all’interno dello spazio di Villa Borghese.
E’ il caso, ad esempio, dell’installazione di Marinella Senatore (Assembly, 2021), una grande pedana dalla cancellata gialla posta al centro del viale, che ci invita a godere della musica (magari quella della natura, chissà…) con la frase in bella mostra “dance first, think later”.
Alla riflessione invece ci spinge Giuseppe Gallo (Eroi, 2006) che accoglie il visitatore all’entrata della sua mostra con 12 sculture. Si tratta di 12 sedie altissime e caratterizzate da gambe esili e fragili come i rami degli alberi, e di tutta la natura in generale.
Interessante è anche l’opera di Pietro Ruffo (Migrante, 2021), un’installazione che si staglia dall’acqua e che sembra realizzata nell’area, leggera ma dai tratti decisi, che evoca rinascita e libertà.
Altrettanto originale è l’opera di Loris Cecchini (Arborexence, 2021), 350 elementi in acciaio che si fondono e si avvinghiano ai rami di un albero, una sorta di seconda corteccia, moderna e splendente.
Coinvolgente è l’opera sonora di Marzia Migliora (Staccando l’ombra da terra #1 e #2, 2021) che evoca un’altalena tra gli alberi che, se spinta, emette suoni lontani, forse voci inascoltate, che chiedono libertà e speranza. L’opera, infatti, è stata concepita in collaborazione con le detenute del carcere femminile di Rebibbia.
Back to Nature e il Museo Carlo Bilotti
Ricordiamo, inoltre, che del percorso di Back to Nature a Villa Borghese fa parte anche il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese che ospita Arte e Natura. Opere dalle collezioni capitoline di arte contemporanea, a cura di Antonia Arconti, Ileana Pansino e Daniela Vasta. Qui troverete tantissime opere che partono dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni.
In mostra, una selezione di artisti contemporanei è messa in relazione con grandi nomi della prima metà del Novecento tra cui Benedetta Cappa Marinetti, Fausto Pirandello, Umberto Prencipe, Enrico Coleman, Onorato Carlandi. Anche questa del museo Carlo Bilotti è una tappa da non saltare!
Si ricorda infine che la mostra Back to Nature a Villa Borghese è promossa e prodotta da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
foto di copertina di Giuseppe Gallo (Eroi, 2006)