Scatta l’obbligo di PEC dal 1 ottobre per le imprese. A partire da giovedì, le imprese che non avranno un domicilio digitale saranno soggette a multe oltre i 2mila euro. La novità è stata stabilita nell’ambito del decreto Semplificazioni.
PEC e l’obbligo dal 1 ottobre
Sono circa 1,7 milioni le imprese che attualmente iscritte al Registro che non hanno una Pec valida. La nuova legge prevede che le aziende che non hanno un indirizzo di posta elettronica certificata attivo e univocamente riconducibile all’impresa o che, pur avendolo, non lo hanno ancora comunicato al Registro delle imprese, dovranno farlo entro il 1°ottobre.
PEC obbligatoria: attenzione a comunicare in tempo
L’ammontare della sanzione è stato raddoppiato o triplicato rispetto a quanto stabilito in precedenza. Previsto un solo caso di deroga, valido per le imprese alla prima iscrizione. In questo caso, le aziende che non indicano una Pec andranno incontro alla sospensione della domanda. Nel caso in cui i titolari non provvederanno a inoltrare la richiesta inserendo la Pec, scatterà la sanzione.
Per le imprese che non si adegueranno alla nuova normativa entro il 1° ottobre, oltre alla multa, “è prevista l’assegnazione d’ufficio di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio”, specifica Unioncamere.
Come effettuare la comunicazione
L’associazione ricorda che la comunicazione non è soggetta a imposta di bollo o a diritti di segreteria. Per effettuarla, il titolare o il legale rappresentante dell’azienda deve accedere al sito ipec-registroimprese.infocamere.it e seguire le istruzioni presenti sulla piattaforma. L’accesso può essere effettuato tramite Spid o Cns/token wireless. In alternativa è possibile inoltrare la comunicazione attraverso il sito Camera di commercio del proprio territorio.