Come sarà la mia pensione? Potrò permettermi di mantenere gli stessi livelli di vita una volta raggiunta la pensione? La domanda arriva dalla cosiddetta generazione X, i quarantenni di oggi. E la risposta è no. Tanto che in due anni le richieste di fondi pensione integrativi sono quadruplicate. A rivelarlo è la Bcc a margine dell’iniziativa in cui a un centinaio di quarantenni consegnerà la “busta arancione”, il documento che contiene la proiezione della loro situazione pensionistica.
«Sono i quarantenni i più attenti al loro futuro. Se fino a due anni fa meno di uno su 10 pensava ad attivare un fondo pensione integrativo, oggi quasi il 50% si rivolge a noi per chiedere informazioni su come costruirsi una pensione integrativa. E quasi tutti quelli che esplorano questa possibilità arrivano a decidere di dare il via a un fondo pensione integrativo», spiega il presidente della Bcc Roberto Scazzosi. «Con questa iniziativa chiudiamo così la seconda fase dell’iniziativa che ci ha visto fare innanzitutto un’operazione di educazione finanziaria rivolgendoci ad una fascia di popolazione che, tra lavoro e famiglia, rischia di essere quella che maggiormente pagherà le conseguenze del passaggio da un regime pensionistico retributivo ad uno contributivo».
I conti sono subito fatti: facendo delle stime – per quanto semplicistiche – con un regime contributivo è possibile ipotizzare che un quarantacinquenne di oggi con alle spalle 19 anni di versamenti andrà in pensione tra 20 anni con meno del 70% dell’ultimo stipendio. Una donna di 43 anni, laureata e con un contratto da impiegata otterrà nel 2039 una pensione pari a circa il 67% del suo stipendio. Il tutto, considerando che i 1.800 euro di oggi avranno un peso ben diverso tra 20 anni.
L’iniziativa della “busta arancione” che la Bcc (Busto Garolfo e Buguggiate) ha avviato nel febbraio scorso è stata soprattutto un’iniziativa di consapevolezza e di educazione alla programmazione del proprio futuro. Aggiunge Scazzosi. «Si parla almeno da vent’anni della “busta arancione” ritenendola un’operazione fondamentale per capire la propria posizione previdenziale. Un’operazione che oggi con il regime contributivo assume ancora più valore: la direzione intrapresa è quella di abolire certi diritti acquisti andando a guardare l’effettivo versato».