In dieci anni più di 200mila laureati hanno lasciato il Mezzogiorno per trasferirsi al Nord o fuori Italia.
La Svimez ha calcolato che il costo del depauperamento culturale del Sud, calcolato in base alla spesa di istruzione pro capite sostenuta dallo Stato, ammonta a circa 30 miliardi di euro.
E’ la fotografia di un fenomeno che sembra inarrestabile e che insieme ai flussi migratori, anch’essi ogni anno più forti, rischia di desertificare quest’area del Paese rendendola sempre più marginale.
Di fronte a questa prospettiva, che interroga le coscienze e ogni settore della vita civile, c’è bisogno di uno scatto di volontà, di una riflessione seria e approfondita che non può non coinvolgere la società nelle sue espressioni più significative, dall’università all’impresa, dal credito alla politica.
E’ quanto si propone Il Mattino, da sempre impegnato a stimolare il confronto su questi temi, promuovendo al Teatro Mercadante di Napoli il forum su “Avere 20 anni al Sud: le ragioni per restare e per tornare”.
L’evento, che sarà illustrato nella Sala Siani de Il Mattino dal direttore Alessandro Barbano, dal Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi, e dal coordinatore di Nastartup Antonio Prigiobbo, vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e del ministro del Mezzogiorno e della Coesione territoriale Claudio De Vincenti. Interverranno inoltre rappresentanti delle istituzioni, economisti, imprenditori, esponenti di aziende del credito e delle start up del territorio nonché rappresentanti delle forze politiche.