Mancano appena 25 giorni alle Regionali e ogni schieramento cerca di illustrare al meglio il proprio programma per convincere o conquistare il voto del cittadino. C’è condivisione di alcuni punti per Pdl ed Udc riguardanti i Fondi Strutturali ed il problema della gestione dei rifiuti
Meno venticinque giorni per l’appuntamento con le urne. Comincia il conto alla rovescia. Il Popolo della Libertà ha attivato i suoi cinque candidati: il capolista Franco D’Ercole, Roberto Castelluccio, Generoso Cusano, Antonia Ruggiero e Maria Carmela Valente. Per il deputato irpino del Popolo della Libertà Marco Pugliese il partito è in netto calo di popolarità e di elettori rispetto alle elezioni politiche del 2008: questa situazione non è altro che una conseguenza di alcuni errori a livello locale soprattutto le mancate liste in alcuni comuni importanti come Ariano Irpino, ed una pessima gestione politico-partitica a livello istituzionale. Le opinioni di Stefano Caldoro e soci non fanno altro che ribadire quanto De Luca rappresenti la continuità con il passato, ma in misura più debole ed inaffidabile di prima, visto che ora si vergogna dei partiti che lo appoggiano. «Caldoro invece è genuino» dice Franco D’Ercole, «senza scheletri nell’armadio, giovane ma già con un’esperienza di governo centrale sulle spalle». Ed ancora, Franco D’Ercole, ha illustrato il suo programma e ha fatto chiarezza su alcuni punti salienti riguardo il cambiamento “preventivato” della Regione Campania in caso di vittoria de Pdl «innanzitutto muterebbe radicalmente la gestione dei fondi europei. Basta con i finanziamenti ripartiti in mille rivoli per foraggiare clientele con consulenze e studi per azioni spesso discutibili o peggio ancora incomprensibili. Si punterà solo su progetti effettivamente utili, come ad esempio gli incentivi all’industria e ai settori privati per il recupero della competitività ». La Campania rappresenta una meta di destinazione privilegiata per i fondi strutturali provenienti dall’ Unione Europea: in particolare perché assieme alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia ed alla Basilicata in modalità provvisoria, rientra nell’obiettivo Convergenza della programmazione 2007-2013. Convergenza perché tramite l’erogazione di Fondi appartenenti sia al Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR) che a quello Sociale Europeo (FSE) si propone come priorità l’aumento dell’occupazione tramite investimenti nelle persone e nelle risorse fisiche, innovazione e sviluppo della società di conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell’ambiente ed efficienza amministrativa. Non bisogna dimenticare inoltre che per la Campania ed in particolare per l’Irpinia sono stati stanziati 69 milioni di euro erogati tramite i Fondi Aree Sottoutilizzate (FAS) e 90 milioni di euro a tutta la regione attraverso l’iniziativa speciale JEREMIE. Si espresso sui fondi strutturali anche l’esponente dell’Unione di Centro, Alberico Villani, oggi, da Atripalda prima e da Monteforte Irpino poi, da una parte attaccando l’impianto burocratico della Regione Campania, dall’altro giudicando assurdo il fatto che questi finanziamenti vengano gestiti nel modo adoperato fino ad ora da Bassolino & Co.. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, problema cuore del programma, Villani ha raccontato la sua esperienza personale come sindaco di Altavilla Irpina nel momento in cui ha organizzato il servizio in proprio comprando un auto compattatore e realizzando una vasta di compostaggio per le emergenze rifiutandosi di osservare l’ordinanza regionale che obbligava il Comune a gestire la raccolta con il Cosmari (Consorzio smaltimento rifiuti) e l’Asa (Azienda servizi ambienti). In Piemonte, i dirigenti e gli impiegati di quest’ultima azienda, nel giugno 2008, sono finiti sotto inchiesta per violazione della legge sull’ambiente e falso: per risparmiare sui costi di smaltimento dei rifiuti della raccolta differenziata e dei rifiuti pericolosi, gli indagati disperdevano i rifiuti, sommergendoli, in terreni agricoli o li stoccavano in discariche abusive.
Fioravante Conte