Dopo quelli di Pfitzer-Biontech, Moderna e AstraZeneca, la campagna vaccinale si arricchisce di un nuovo siero prodotto da Johnson&Johnson. Al momento il vaccino di Johnson&Johnson è stato autorizzato per l’uso di emergenza negli Stati Uniti e andrà ad aggiungersi ai sieri di Pfitzer-Biontech e Moderna. In Europa, dove insieme ai sieri usati negli Usa si è aggiunto anche AstraZeneca, l’autorizzazione dovrebbe arrivare sempre nel mese di marzo e la distribuzione iniziare al massimo per i primi giorni di aprile. Vediamo quali sono le caratteristiche di questo nuovo vaccino.
Il vaccino Johnson&Johnson autorizzato: come funziona…
A differenza dei vaccini di Pfitzer-Biontech e Moderna, basati su una tecnologia con Rna messaggero, quello elaborato da Johnson&Johnson (dalla sua controllata Janssen, per la precisione) ha una base virale.
- Ciò che induce la reazione anticorpale dell’organismo che lo riceve è un adenovirus innocuo al quale è stata modificata la sequenza genetica inserendo la proteina Spark del Sars-Cov-2.
- Gli scienziati garantiscono sulla sua sicurezza in quanto da un lato il virus è innocuo e dall’altro la proteina Spark senza il resto della sequenza non può indurre la malattia. Tra l’altro, la tecnologia del vettore virale è stata già utilizzata dalla stessa Janssen per il vaccino contro l’Ebola e da AstraZeneca per il vaccino contro il Covid.
- In più, può essere conservato a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi per tre mesi e per due anni a una temperatura di -20 gradi.
- L’immunità si raggiunge dopo una sola iniezione.
Gli ultimi due fattori non sono da sottovalutare viste le difficoltà di approvvigionamento che stiamo vivendo a campagna vaccinale in pieno corso.
… e quanto funziona
Il valore del vaccino di Janssen sta nella sua capacità di non indurre forme gravi di malattia da Sars-Covid-2. Le evidenza presentate, infatti, riportano un’efficacia pari al 64% nel prevenire l’insorgere della malattia. Una percentuale minore rispetto agli altri vaccini compensata da un’efficacia dell’82% nel prevenire una forma grave. Inoltre, questo siero è in grado di proteggere contro le tanto temute varianti inglese e brasiliane del virus
E in Italia?
Come detto in apertura, l’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, sta ancora valutando le evidenze presentate dall’azienda produttrice e si prevede dia la sua approvazione entro la prima metà del mese di marzo. I primi approvvigionamenti dovrebbero arrivare già nella prima settimana del mese di aprile. Con il vaccino di Jhonson&Johnson, in l’Italia si arriva a quattro sieri per la campagna vaccinale. Pfitzer-Biontech e Moderna, destinati al personale sanitario e agli ultraottantenni, AstraZeneca, consigliato dai 18 ai 65 anni, destinato al personale scolastico e alle forze dell’ordine. Vedremo ora come procederà il piano vaccinale già provato da vari stop and go per la carenza di dosi.
In copertina foto da Flickr