L’autonomia nell’autismo è una delle competenze su cui puntare. L’autismo, noto anche come disturbo dello spettro autistico (ASD, dall’inglese Autism Spectrum Disorder), è una condizione neurosviluppale che colpisce il modo in cui una persona percepisce il mondo e interagisce con gli altri. È caratterizzato da una varietà di sintomi e può manifestarsi in modo diverso da individuo a individuo.
Per l’autismo si parla di spettro poiché le persone con questa condizione possono sperimentare una vasta gamma di sintomi e livelli di gravità. Ciò che le accomuna sono le difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, la presenza di interessi o comportamenti ripetitivi e sensibilità sensoriali aumentate o ridotte. Alcuni individui con autismo possono avere abilità straordinarie in determinate aree, come la memoria o l’attenzione ai dettagli.
Le ultime ricerche hanno portato alla definizione dell’autismo non più come una malattia mentale ma una caratteristica del cervello. Un modo diverso di percepire il mondo e di rapportarsi che richiede strumenti di approccio altamente personalizzati.
Su quali competenze puntare per aiutare una persona autistica?
I programmi di abilitazione delle persone autistiche puntano sullo sviluppo di determinate competenze:
- Comunicazione sociale: l’apprendimento delle abilità di conversazione, l’interpretazione delle espressioni facciali, il mantenimento del contatto visivo, l’uso appropriato dei gesti e la comprensione delle dinamiche sociali.
- Abilità di interazione sociale: iniziare e mantenere conversazioni, condividere interessi con gli altri, rispettare gli spazi personali e riconoscere le emozioni e i segnali sociali degli altri.
- Competenze di adattamento: strategie per gestire il cambiamento, la flessibilità cognitiva, l’autocontrollo e la gestione delle emozioni.
- Abilità di apprendimento: potenziamento delle abilità cognitive, dell’attenzione, della memoria, dell’organizzazione e dell’autonomia nell’apprendimento.
- Abilità di vita quotidiana: l’igiene personale, la preparazione dei pasti, la gestione del denaro, l’utilizzo dei trasporti pubblici e l’organizzazione delle attività giornaliere.
- Interessi speciali e abilità uniche: sostenere e incoraggiare lo sviluppo di tali interessi può promuovere l’autostima, la motivazione e il senso di identità.
Cosa si intende per autonomia operativa di una persona autistica?
L’autonomia operativa nell’autismo si riferisce alla capacità delle persone autistiche di svolgere compiti e attività in modo indipendente, facendo affidamento sulle proprie competenze e risorse. Si tratta di acquisire le abilità necessarie per affrontare le sfide quotidiane, prendere decisioni e gestire le proprie responsabilità senza la continua assistenza o supervisione di altri.
Per le persone autistiche, l’autonomia operativa può manifestarsi in diverse aree della vita, tra cui:
- Autonomia personale: la cura personale (ad esempio, vestirsi, lavarsi, pettinarsi), l’igiene personale, l’alimentazione e la gestione delle attività quotidiane.
- Autonomia domestica: la pulizia della casa, la preparazione dei pasti semplici, la gestione delle finanze personali e l’organizzazione dello spazio.
- Autonomia sociale: comprendere e applicare le regole sociali, negoziare, risolvere i conflitti e far intervenire la comunità.
- Autonomia scolastica o professionale: organizzare il proprio tempo, seguire le istruzioni, svolgere compiti assegnati e prendere decisioni appropriate.
L’autonomia operativa può variare da persona a persona, in base alle capacità individuali, al livello di funzionamento e alle esigenze specifiche. Un approccio individualizzato che tiene conto delle forze e delle sfide di ciascun individuo è fondamentale per sviluppare e potenziare l’autonomia operativa.
Come potenziare l’autonomia nell’autismo?
Per promuovere l’autonomia operativa nelle persone autistiche, possono essere utilizzate strategie come l’insegnamento strutturato, l’addestramento delle abilità, la suddivisione delle attività in passaggi più piccoli, l’uso di supporti visivi, l’implementazione di routine e l’incentivazione della presa di decisione.