Napoli-Pompei-Salerno, chiunque abiti il capoluogo partenopeo non ha potuto non percorrerla almeno una volta quell’autostrada che inaugurata nel lontano 1928 è stata croce e delizia (più croce, più croce) degli automobilisti intenti a percorrerne il primo tratto per introdursi nei paesi vesuviani e dell’agro nocerino sarnese e quelli che la percorrono tutta fino a Salerno per poi immettersi nell’altra mitica Salerno-Reggio Calabria.
Un budello, con il corso degli anni era divenuta un vero è proprio budello che scoppiava per la quantità di traffco costretta a sopportare. Da qualche anno, pezzo per pezzo, Autostrade Meridionali l’ha ampliata, ha aggiunto una corsia che la rende a tre corsie (per senso di marcia).
Ecco che nei giorni scorsi è stato aperto al traffico lo svincolo di Barra-Ponticelli-San Giorgio a Cremano di quella che oggi si chiama A3.
L’apertura del nuovo svincolo consente di collegare il sistema autostradale che entra in città, da Roma e da Salerno, alla via della Villa romana, nel quartiere di Ponticelli: un intervento che permetterà, attraverso questo ingresso in città dell’autostrada, di raggiungere direttamente l’area dell’Ospedale del mare (quando sarà anch’esso ultimato, s’ìntende).
L’opera, progetto del 2004, è rimasta a lungo incompiuta. Lo svincolo era quasi tutto realizzato, mancava solo la parte finale dell’innesto su via della Villa Romana. Il mancato completamento dello svincolo derivava essenzialmente dalla presenza di un distributore di carburante lì, che ha dato vita a un lungo contenzioso.
La soluzione tecnica che è stata scelta si basa sull’abbattimento della velocità dei veicoli, secondo il criterio anglosassone del “traffic calming” (moderazione del traffico). E’ stata così realizzata un’ampia segnaletica che restringe la sede stradale, riducendo, così, la velocità dei veicoli che escono dall’autostrada o che provengono da via della Villa Romana e consentendo lo svolgimento di tutte le manovre all’interno dell’intersezione stradale in condizioni di sicurezza.