Auto per neopatentati: come risparmiare sull’Rc. Un problema che molte famiglie si trovano ad affrontare e che pesa sul bilancio familiare è l’acquisto di un’auto (nuova o usata) per il figlio neopatentato e il relativo costo dell’assicurazione. Secondo un’analisi di Segugio.it basata sui primi due mesi del 2022 e relativa alle auto di prima assicurazione nuove o usate (Tabella 1), chi ha ottenuto la patente nel biennio 2020/2021 paga in media 997,8€ per l’RC, oltre il doppio (+106,2%) rispetto a chi ha ottenuto la patente vent’anni prima.
Le famiglie che si trovano in questa situazione devono valutare due opzioni che consentono la riduzione del costo della polizza (Tabella 2), ovvero:
- Intestare l’auto al figlio ed applicare il Decreto Bersani. Questo consente di ereditare la classe Bonus-Malus da un familiare convivente e permette di risparmiare circa il 27,7%, con un premio medio di 830,5€;
- Intestare l’auto ad un genitore e scegliere la formula guida libera. Questa consente a chiunque (e quindi anche al neopatentato) di guidare il veicolo, risparmiando così il 49,4%, con un premio medio di 581,6€.
Da un punto di vista finanziario di breve la seconda opzione è evidentemente preferibile. Ha una controindicazione. Se il giovane, una volta uscito dal nucleo familiare, vorrà intestarsi un’auto propria, non potrà avvalersi della classe Bonus-Malus della precedente. Perché questa è intestata ad un familiare non più convivente. Quindi dovrà sopportare un maggior costo per l’RC Auto rispetto alla prima opzione.
Gli alti costi d’acquisto e gestione di un’auto per un neopatentato e la possibilità di intestare il mezzo al genitore per risparmiare sull’RC hanno modificato la distribuzione delle auto tra gli under 26, come dimostra la Tabella 3. Nel 2010 il 20,5% degli under 26 era proprietario di un’auto, oltre uno su cinque. Nel 2020 questa percentuale è scesa al 10,9%, registrando quindi un calo di quasi il 47%.