Esclusione, diniego, pregiudizio, lo stigma sociale può contribuire all’insorgenza di problemi psicologici e patologie psichiatriche in soggetti affetti a autismo.
A dimostrare il legame tra stigma e disagio psichico è una ricerca inglese pubblicata su Society and Mental Health, finora i problemi mentali legati alla malattia erano stati legati intrinsecamente legati al disturbo stesso.
Lo studio
L’idea era quella di testare, all’interno di un gruppo di 111 partecipanti con “un disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento” la “minority stress theory” – nata per le minoranze sessuali ed etniche, ma estendibile anche a chi ha una particolare condizione fisica o di salute – per la quale la stigmatizzazione di una minoranza causa al gruppo stesso (e singolarmente all’individuo) un disagio psichico anche molto grave. Hanno posto domande ai partecipanti attraverso un dettagliato questionario online, volto ad indagare i diversi aspetti che compongono lo stigma sociale all’interno della teoria riportata.
I risultati
Si è visto che il modello basato sulla teoria dello stress delle minoranze può essere applicato anche a chi soffre di autismo. Stando ai risultati, infatti, il carico di stress generato dalle pressioni esterne è collegato al rischio di un più alto livello di sofferenza psicologica e di un minore benessere sociale ed emozionale. Un elemento importante riguarda il fatto che il carico dovuto alla stigma è responsabile di per sé, al di là e indipendentemente dalle altre fonti di stress, di una riduzione della salute mentale. Fra i risultati, ad esempio, emerge che ad un livello maggiore di apertura verso l’esterno è collegata una diminuzione del benessere psicologico. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, più le persone autistiche si aprono e mostrano la loro condizione e più sono soggette ad atti discriminatori, un elemento, questo che può aumentare la tendenza a nascondersi e ad interagire socialmente ancora di meno.
Questo risultato – sottolinea Monique Botha, primo autore dello studio – fornisce una comprensione più approfondita delle ragioni per cui le persone con autismo hanno un maggior rischio di avere problemi di salute mentale e fornirà informazioni sulle strategie per ridurre questo carico delle persone autistiche. Così, conclude la ricercatrice dell’Università del Surrey, combattere le forme di discriminazione potrà essere importante anche per diminuire l’incidenza di patologie collegate allo stress nelle persone con autismo e per far calare anche la percentuale di suicidi.