Attualmente si sta lavorando per migliorare la presa in carico della persona giovane adulta con autismo, attraverso la costruzione di percorsi dedicati tra le strutture di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza delle Ausl, i servizi di Salute mentale adulti e i servizi per disabili adulti.
La Regione Emilia-romagna conferma il proprio impegno per il 2015 con un finanziamento di 1 milione e 200mila euro a sostegno del Pria, il “Programma regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbo dello spettro autistico”. L’ha annunciato il presidente Stefano Bonaccini intervenendo a Modena al seminario “Incontrando persone con autismo”, organizzato dall’associazione “Aut Aut” in collaborazione con l’Azienda Usl e il Comune, e il coinvolgimento delle forze dell’ordine, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, indetta dall’Onu. “Come Regione – ha detto Bonaccini – vogliamo contribuire, accogliendo l’invito di questa Giornata, ad aumentare la consapevolezza vera sull’autismo, quella che spazza via luoghi comuni, stereotipi e false credenze. In un percorso insieme ai medici, agli specialisti, alla scuola, agli educatori, alle associazioni e, prime fra tutte, alle famiglie”.
In Emilia-romagna sono circa 1.900 i minori affetti da disturbo dello spettro autistico annualmente in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Npia) delle Ausl. Obiettivo del Programma regionale è garantire equità, tempestività e appropriatezza della diagnosi, presa in carico e trattamento delle persone nelle diverse fasce di età. Il Pria ha un’organizzazione secondo il modello hub and spoke (centri di riferimento per area vasta – “hub”; e centri collegati – “spoke”) e ha consentito di abbassare notevolmente l’età della prima diagnosi, a vantaggio della presa in carico precoce.