Nel 2023, le temperature del mar Mediterraneo hanno raggiunto il valore termico più elevato dall’inizio delle rilevazioni moderne. La temperatura media superficiale è aumentata di oltre 1 °C negli ultimi 25 anni, con un incremento progressivo dal 2013 nel Tirreno meridionale, che si sta espandendo verso nord. Anche gli strati più profondi del mare, fino a 800 metri, mostrano segni di riscaldamento.
Il progetto Macmap: monitoraggio continuo di ENEA e INGV
Questi dati provengono dal progetto Macmap, frutto della collaborazione tra ENEA e INGV, presentato in occasione dei 25 anni di rilevazioni delle temperature delle acque dei mari Ligure e Tirreno. Il monitoraggio è stato effettuato lungo la tratta Genova-Palermo in collaborazione con GNV, la compagnia di traghetti del Gruppo MSC.
Incremento del riscaldamento negli strati profondi
Oltre al riscaldamento della superficie, la “fotografia termica” del Mediterraneo mostra un aumento delle temperature negli strati profondi: tra 100 e 450 metri di profondità, l’incremento varia tra +0,4 e +0,6 °C; mentre tra 450 e 800 metri si registra un aumento tra +0,3 e +0,5 °C. Questo risultato è stato ottenuto attraverso 100 campagne di monitoraggio, con il lancio di oltre 3.000 sonde.
Fluttuazioni termiche e tendenze recenti
L’analisi delle misurazioni evidenzia che tra il 2013 e il 2016 si è registrato un riscaldamento superiore a 0,4 °C, seguito da una breve fase di diminuzione e da un periodo stazionario. Dal 2021, le temperature hanno ripreso a salire, raggiungendo anche un nuovo massimo a settembre 2023.
Un fenomeno di notevole portata energetica
L’entità del fenomeno è significativa: il riscaldamento registrato tra il 2015 e il 2023 nello strato tra 200 e 800 metri del Tirreno richiede una quantità di energia pari a decine di volte il consumo annuale di energia elettrica in Italia.
La valenza della serie storica di dati
“La serie storica dei dati di temperatura lungo la stessa rotta è cruciale per gli studi climatici, poiché consente di valutare l’evoluzione temporale delle temperature e individuare variazioni che indicano riscaldamento o raffreddamento della colonna d’acqua,” spiegano i ricercatori di ENEA, tra cui Franco Reseghetti, che ha guidato personalmente molte delle campagne di rilevamento.
L’Impegno di GNV per la sostenibilità ambientale
Ivana Melillo, Head of Energy Efficiency di GNV, sottolinea l’importanza della collaborazione: “Questa iniziativa rientra nella strategia di sostenibilità di GNV, con l’obiettivo di contribuire alla preservazione della biodiversità e dell’ecosistema marino. Auspichiamo di estendere questo progetto anche ad altre rotte della nostra compagnia nel Mediterraneo.”
Previsioni future e prossimi passi
“Cosa riserverà il futuro? I modelli attuali indicano un possibile ulteriore aumento delle temperature, ma l’accuratezza di queste previsioni potrà essere confermata solo attraverso misurazioni future,” afferma Simona Simoncelli, ricercatrice dell’INGV. La centesima campagna, prevista per dicembre, segnerà soprattutto un nuovo passo nella continuità del monitoraggio climatico.
Foto di Eric Atencia da Pixabay