L’aumento delle temperature sta avendo un impatto sempre più negativo sulla salute umana. Le evidenze sono tali da far presagire che il cambiamento climatico potrebbe addirittura azzerare tutti i progressi fatti finora nel campo della salute pubblica negli ultimi 50 anni. A sostenerlo sono i ricercatori che hanno firmato il The Lancet Countdown in Europe 2024, il rapporto che segue l’andamento dei progressi dei cambiamenti climatici e della salute pubblica.
The Lancet Countdown
The Lancet Countdown è un report stilato sulla base di 42 indicatori e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet per informare i governi e le Nazioni Unite. Il report è stilato su base regionale e globale. Alcuni degli indicatori utilizzati sono, ad esempio: Calore e salute, Mortalità correlata al caldo, Siccità, Cibo e acqua, Allergeni, Piani nazionali di adattamento per la salute, Diete sostenibili, Cambiamento nell’offerta di lavoro, Impegno politico nei confronti della salute e del cambiamento climatico.
Aumento delle temperature: i dati del report
Dal report sono emersi alcuni elementi da non sottovalutare. Primo fra tutti l’aumento della mortalità in Europa a causa del caldo. In 30 anni, dal 1990 al 2022, si è avuto un graduale aumento del 9% dei decessi legati al caldo; tale aumento tocca l’11% nell’Europa meridionale, inclusa l’Italia, con una crescita del 41% del numero di giorni di caldo estremo. Sono altresì aumentate le ore considerate a rischio per l’attività fisica, le attività medie e quelle faticose. L’aumento delle temperature ha reso una porzione di Europa sempre più ampia idonea alla proliferazione di virus come virus del Nilo occidentale, dengue, chikungunya, Zika, malaria, leishmaniosi e zecche.
Il cambiamento climatico ha impatti non solo sulla salute pubblica ma anche sulla società e sull’economia. I suoi effetti si fanno sentire maggiormente sulle fasce svantaggiate della popolazione, sulle donne in gravidanza e partorienti, sui migranti, sulle minoranze etniche. Nel 2021, l’insicurezza alimentare, nelle sue forme moderate o gravi, ha coinvolto quasi 60 milioni di persone in Europa.
Quanto all’impatto del cambiamento climatico sull’economia basti sapere che nel 2022 le perdite economiche dovute a eventi atmosferici estremi sono state valutate 18,7 miliardi di euro.
Il cambiamento climatico è già qui
Una parte del report è dedicato alle azioni dei diversi governi tese a contrastare il cambiamento climatico. Quello del cambiamento climatico, infatti, è anche un problema di giustizia sociale. I governi dell’Europa sono i soggetti che maggiormente contribuiscono alle emissioni di gas e che da queste emissioni hanno ottenuto benefici economici. Dall’altro lato, i Paesi che hanno emesso poco stanno subendo le conseguenze attuali e future del cambiamento climatico.
La velocità alla quale gli Stati stanno mettendo in atto le loro azioni di contrasto alle emissioni di gas suggeriscono che la neutralità del carbonio sarà raggiunta solo entro il 2100. Un ritardo che il pianeta non può permettersi. I governi dovrebbero avere più coraggio nell’intraprendere le azioni necessarie.
Con l’escalation di eventi climatici estremi, caldo record, siccità e inondazioni nel 2022 e nel 2023 il cambiamento climatico non appartiene al futuro ma è già qui.
In copertina foto di Sergio Cerrato – Italia da Pixabay