I collegamenti tra le aree di produzione di cereali, soprattutto nei governatorati di Equatoria e di Bahr el-Ghazal, e i mercati principali sono diventati estremamente difficili a causa dell’aumentata insicurezza, della proliferazione di blocchi stradali e delle tasse esorbitanti imposte sulle compagnie locali di trasporto sulle principali rotte commerciali stradali.
“Nonostante l’enorme potenziale per la produzione agricola – oltre il 90 per cento delle terre in Sud Sudan sono arabili – solo il 4,5 per cento della terra disponibile era coltivata, quando il paese raggiunse l’indipendenza nel 2011. Ora, dopo due anni di guerra civile, questa percentuale è ulteriormente diminuita a causa della diffusa insicurezza, dei danni arrecati alle strutture agricole e dalle limitazioni nell’uso di metodi agricoli tradizionali”, ha detto Tissot.
“Tuttavia, la produzione agricola è possibile nelle aree stabili all’interno degli stati in conflitto, ed è più importante che mai. Le comunità non possono fare affidamento sui mercati o sulle consegne di aiuti alimentari, e quindi devono produrre il cibo da soli”, ha aggiunto Tissot. “La FAO lavora con gli agricoltori, i pescatori e gli allevatori, fornendo loro kit di emergenza, sementi, strumenti, sostegno e formazione nella cura della salute del bestiame.”
Deficit alimentare
Il rapporto presenta una serie di raccomandazioni per un’azione immediata che affronti la fame, la produzione interna di cibo e la riduzione del deficit alimentare nel 2016 e nel prossimo anno.
Soprattutto urgente è il bisogno di un miglioramento immediato della sicurezza nel paese. Inoltre, agenzie come la FAO e il WFP e le organizzazioni partner necessitano di accesso e risorse continuati per fornire assistenza alimentare mirata e mezzi di sostentamento alle famiglie più vulnerabili nelle aree con i livelli maggiori di insicurezza, specialmente in alcune aree del Greater Upper Nile e dell’Eastern Equatoria. In alcuni casi, è necessaria la fornitura di assistenza nei mezzi di sostentamento – come sementi e strumenti di lavoro – che permetta alle comunità di produrre in autonomia il cibo per fare fronte al malfunzionamento dei mercati. Il miglioramento dell’accesso delle popolazioni a cibo ricco di micronutrienti e di proteine può essere raggiunto attraverso la distribuzione di kit per la pesca e l’utilizzo di voucher nutrizionali che si possono usare per verdure, pesce e latte prodotto localmente.
Altre raccomandazioni del rapporto includono: il sostegno alla stagione del raccolto 2016 in tutto il Sud Sudan attraverso l’accesso agli strumenti agricoli e della pesca; il rafforzamento delle scuole per gli agricoltori e gli allevatori; l’espansione delle campagne veterinarie al fine di garantire la salute del bestiame; e, nelle aree colpite dal conflitto, l’assistenza nel ristabilimento dei mezzi di sostentamento laddove possibile aiutando nella preparazione del terreno e fornendo accesso agli strumenti.
Nel 2016, la FAO e il WFP, insieme ai loro partner, sosterranno gli sforzi per aumentare la disponibilità di cibo, per rafforzare i mezzi di sostentamento e per costruire la resilienza.
Nell’ambito dell’Appello Umanitario 2016, la FAO ha bisogno di 45 milioni di dollari per assistere 2,8 milioni di persone attraverso la fornitura di sementi, strumenti e altri beni che servano a produrre cibo e a mantenere il bestiame in salute, e a rafforzare gli sforzi del governo per aumentare la sicurezza alimentare. Il deficit nei finanziamenti, al momento, è di 16,1 milioni di dollari.
Nel 2016, il WFP prevede di fornire assistenza alimentare e speciale sostegno nutrizionale a circa 3 milioni di persone in Sud Sudan, ma registra un deficit di bilancio di circa 241 milioni di dollari per i prossimi sei mesi.