La Giunta regionale ha approvato la proposta di disegno di legge per l’adeguamento e la modifica della legge regionale n. 26 del 9 agosto 2012, che disciplina la protezione della fauna selvatica e l’attività venatoria in Campania.
Attività venatoria: protezione della fauna selvatica
La revisione della normativa si è resa necessaria in seguito alla riassegnazione alle Regioni delle competenze in materia di protezione della fauna selvatica e prelievo venatorio precedentemente espletate dalle Amministrazioni provinciali
“La revisione – dichiara Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente De Luca – è il risultato di un percorso condiviso con le associazioni venatorie ed ambientali e le organizzazioni professionali agricole e rende finalmente coerente la normativa con i nuovi compiti assegnati alla Regione che riguardano la gestione amministrativa dell’attività venatoria e tutti i procedimenti di tipo autorizzatorio e concessorio”.
Significative anche le modifiche apportate alla normativa vigente. “In particolare – sottolinea Alfieri – abbiamo messo mano ad alcuni istituti sia per adeguarli agli orientamenti comunitari e giurisprudenziali sia per rispondere alle esigenze degli operatori del comparto venatorio in tema di addestramento dei cani e prove cinofile e, soprattutto, di indennizzo dei danni da fauna selvatica, nella cui disciplina abbiamo introdotto il regime de minimis ed operato il riassetto dei relativi organismi di valutazione”.
Attività venatoria: novità per il tesserino venatorio
“Abbiamo rafforzato – aggiunge Alfieri – il ruolo degli organismi di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), per garantirne l’effettivo e corretto funzionamento, e delle associazioni venatorie, nell’ottica della sussidiarietà orizzontale in materia di gestione dell’esercizio venatorio e delle attività di protezione della fauna selvatica”.
Novità anche per la procedura di rilascio del tesserino venatorio, che è stata semplificata attraverso l’implementazione di metodologie informatiche innovative per garantire il monitoraggio dei dati sugli abbattimenti, così come richiesto da UE e Ministero dell’Ambiente.