Come ogni anno, nell’ambito delle festività natalizie vengono pizzicati i furbetti (e i furboni) che in omaggio al periodo di crisi e alla necessità di risparmio e contenimento delle spese dei consumatori immettono sul mercato merce di dubbia provenienza e, nei casi più beceri, addirittura nociva
Sono 120 le tonnellate di prodotti alimentari, prevalentemente ittici sia freschi che congelati, sequestrati dalla Forestale nelle provincie di Napoli e Caserta nell’ambito di una vasta operazione per il monitoraggio della filiera agroalimentare effettuata in stretto contatto con la Capitaneria di Porto di Napoli e il servizio veterinario regionale della Asl. La maggior parte dei prodotti posti sotto sequestro (tra cui salmone, alici, molluschi, pesce spada, spigole, orate, sogliole, merluzzi, astici, pesci congelati vari, rane pescatrici ed altri alimenti) è risultata in pessimo stato di conservazione, priva di tracciabilità di filiera ed etichettatura e non idonea per il consumo umano. Alle indagini hanno preso parte il Servizio Cites Regionale e il Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) del Comando Provinciale e Regionale del Corpo forestale dello Stato di Napoli. Varie sono le fattispecie illecite, penali ed amministrative, rilevate che vanno dalla frode nell’esercizio del commercio, all’introduzione sul mercato di prodotti ittici sottomisura provenienti da zone di cattura estera non consentite, alla contraffazione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine di prodotti agroalimentari, alla detenzione di prodotti sia di origine alimentare che vegetale congelati e da lungo tempo scaduti, fino alla truffa e frode in commercio.
Fonte: Italpress