Nuove indagini per garantire la sicurezza del vaccino AstraZeneca. La procura di Biella ha proceduto al sequestro del lotto Abv5811 del vaccino Astrazeneca a cui apparteneva la dose somministrata al docente biellese morto il giorno dopo l’iniezione del vaccino.
Le indagini e la sicurezza del vaccino AstraZenica
AstraZeneca non sembra trovare pace in questa campagna vaccinale. Oltre alla lunga discussione con l’Unione Europa tra contratti da rispettare e ritardi nelle consegne, l’azienda britannica vede sequestrato un suo lotto di vaccini da parte della procura di Biella.
Il motivo? Un sequestro in via precauzionale vista la morte di un professore biellese a causa di un malore il giorno dopo aver ricevuto la dose del vaccino AstraZeneca.
″Il provvedimento cautelare – spiega la procura – è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e il decesso di Sandro Tognatti, tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso e la somministrazione del vaccino, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti ‘gravi’ non può escludere, allo stato, la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato″.
AstraZeneca, i problemi in Europa
Tornando al discorso sul vecchio continente, il vaccino britannico è diventata protagonista di tante critiche e polemiche. I continui ritardi nelle spedizioni del vaccino hanno messo a durissima prova il fronte europeo ed il suo piano vaccinale. Molti sono stati i paesi europei che hanno preso l’estremo provvedimento di bloccare le esportazioni del vaccino AstraZeneca come successo in Italia nel corso della scorsa settimana.
Oltre ai ritardi, la società biofarmaceutica sta vedendo il suo vaccino sospeso in molti stati europei e non. Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo hanno bloccato l’utilizzo di fiale da vari lotti ritenuti sospetti mentre nazioni come Germania e Danimarca hanno sospeso le iniezioni per 14 giorni in modo tale da poter analizzare i vaccini “sospetti”.
La sospensione dell’AIFA
Alla fine il tumore anzi la paura più grande è diventata realtà. L’AIFA ha sospeso le somministrazioni del vaccino AstraZeneca. Il provvedimento nasce in via precauzionale per eseguire un flash review dei vaccini brittanici mentre al momento si rimane in attesa della conferenza stampa dell’agenzia del farmaco europeo per ulteriori chiarimenti ed informazioni.