Persone sorde o non udenti? Buona la prima. La sordità, infatti, è una caratteristica dell’individuo non una mancanza. E’ con l’attenzione a questa caratteristica che, nel 2021, è nato il primo servizio clienti per persone sorde. A lanciarlo sono stati Alessandra, Giorgia e Antonio, fondatori di IntendiMe. La loro storia insieme nasce nel 2014 quando decidono di creare una startup innovativa che aiuti le persone sorde. Il loro prodotto di punta, KitMe, è un oggetto che supporta, appunto, le persone sorde nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Un sensore che commuta in segnali visivi le notifiche e gli allarmi degli elettrodomestici. Il naturale punto di approdo in questo percorso, dunque, non poteva che essere la creazione di un servizio di assistenza clienti dedicato proprio alle persone sorde.
L’assistenza clienti per persone sorde: come funziona
Il servizio clienti di IntendiMe è gestito da persone sorde e da soggetti CODA (Children Of Deaf Adults), vale a dire figli di persone sorde. E’ gestito, dunque, da persone che conoscono bene le esigenze di una platea davvero variegata. La sordità, infatti, non è un fenomeno monolitico ma coinvolge persone che portano protesi acustiche, impianti cocleari, che hanno una sordità totale o parziale, che non sempre preferiscono comunicare attraverso la lingua dei segni, ma anche abbinarla a quella orale. Il servizio clienti destinato a persone sorde è una misura innovativa verso la costruzione di vera inclusione, il primo nel suo genere in Italia. Un passo che si auspica facciano un po’ tutte le grandi aziende. Di questo e tanto altro abbiamo parlato con Alessandra Farris, presidente e co-fondatrice di IntendiMe.