Il decisivo aumento dell’Rc Auto ha portato a denunciare il fallimento del risarcimento diretto attuato nel 2007
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L’aumento dell’Rc Auto non dà alcuna tregua, si è ormai arrivati a denunciare anche il fallimento del risarcimento diretto previsto dalle assicurazioni italiane, regolamento che, dal giorno della sua emissione nel 2007, aveva acceso nei cittadini la speranza di possibili riduzioni dei prezzi. In realtà tale risarcimento, che prevede il rimborso dal proprio assicuratore in caso di assenza di responsabilità a seguito di un incidente stradale, non ha avuto gli effetti sperati, si è infatti registrato negli ultimi tre anni un aumento delle polizze auto del 12,5%.
Secondo lo studio dell’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) in Italia i premi Rc Auto sono più cari del 58,1% rispetto alla media dei restanti principali Paesi dell’area Euro e fino al maggio 2010, sono stati registrati aumenti sempre maggiori. Entrando nel dettaglio l’anno tra maggio 2009 e maggio 2010 ha visto rincari del 7,3%, a fronte del + 5,2% nell’area Euro, questo ha portato gli italiani a spendere ben 388 milioni in più rispetto alla media Europea.
Il fenomeno dell’aumento delle assicurazioni auto è già stato denunciato la scorsa settimana dalle associazioni Cna, Confartigianato e Casartigiani che hanno proposto un Disegno di Legge nel quale chiedono apposite modifiche al Codice di risarcimento diretto delle Assicurazioni.
Le modifiche vertono sulla possibilità , da parte dei cittadini, di scegliere la procedura del risarcimento diretto sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale, o di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno, oltre a richiedere la riparazione gratuita della propria auto, scegliendo l’officina o il carrozziere di fiducia. La proposta di legge è stata presentata al Senato ed ha già avuto diversi firmatari tra i quali Gian Carlo Sangalli, la senatrice Anna Rita Fioroni e i colleghi della Commissione Industria. Il fallimento del risarcimento diretto è stato inoltre dimostrato anche dalle denunce presentate dall’Isvap (l’organo di controllo delle assicurazioni), che ha multato diverse compagnie per scorrettezza nei procedimenti liquidativi. In ultima istanza anche la Corte Costituzionale con la sentenza n.180/2009 e l’ordinanza n.154 del 26 aprile 2010si è espressa contro il risarcimento diretto, proprio perchè afferma di essere a favore della libera scelta da parte dei cittadini per i danni in caso di incidente automobilistico. “La situazione attuale evidenzia come le compagnie assicurative dovranno prestare sempre più attenzione ai prodotti offerti ai propri clienti e soprattutto garantire qualità del servizio – spiega Bruno Iambrenghi, Business Development Manager di Supermoney – dall’altra parte gli utenti devono utilizzare tutti i mezzi disponbili per scegliere la compagnia più adatta alle proprie esigenze.