La Commissione europea ha adottato le sue prime decisioni di equivalenza dei paesi terzi sotto Solvency Ii, nuova regolamentazione prudenziale dell´Ue, che stabilisce le norme per lo sviluppo di un mercato unico per il settore assicurativo.
Dopo aver ricevuto l´equivalenza, gli assicuratori europei possono utilizzare le regole locali per riferire sulle loro attività nei paesi terzi, mentre gli assicuratori di paesi terzi sono in grado di operare nell´Ue senza rispettare tutte le norme Ue.
Queste decisioni di equivalenza assumono la forma di atti delegati e riguardano la Svizzera, l´Australia, Bermuda, Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti. Essi forniranno una maggiore certezza giuridica per gli assicuratori europei che operano in un paese terzo, nonché per conto di compagnie di assicurazione paese operanti nell´Ue.
Jonathan Hill, commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e dei mercati dei capitali dell´Unione, ha dichiarato: “Le decisioni prese oggi porterano a una scelta più ampia e la competizione per i consumatori europei e anche consentire assicuratori europei di competere più efficacemente sui mercati esteri. Quindi, questo dovrebbe essere un bene per le imprese europee e l´economia europea . “
Alla Svizzera è concesso piena equivalenza in tutte e tre le aree di Solvency Ii: calcolo di solvibilità, vigilanza di gruppo e di riassicurazione (vedi fondo sotto). Questa decisione, che si basa su un rapporto dal europea delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali ( Eiopa ), trova il regime normativo assicurativo svizzero per essere completamente equivalente a Solvency Ii.
L´equivalenza è concesso per un periodo indeterminato. L´altra decisione di equivalenza adottata oggi riguarda sei paesi terzi: Australia, Bermuda, Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti. Copre calcolo della solvibilità (vedi fondo sotto) ed è concessa per un periodo di 10 anni. Equivalenza provvisorio è concesso per i paesi terzi che non possono soddisfare tutti i criteri per la piena equivalenza ma dove un regime di solvibilità equivalente dovrebbe essere adottato e applicato dal paese terzo in un prossimo futuro.
Queste decisioni devono ora passare al Parlamento europeo e al Consiglio per l´esame, per la quale il termine è di tre mesi, con possibilità di proroga di altri tre mesi.