Dopo 30 anni di attesa, sono finalmente partiti per lo scudetto del Liverpool. Tra assembramenti e festeggiamenti i tifosi si sono riversati per le strade di Liverpool per uno scudetto che mancava da tanto tempo. Polemiche per la mancanza di distanziamento sociale e mascherine in una nazione ancora lontana dalla fine della Pandemia.
Una vittoria del Chelsea e Liverpool festeggia
Un rigore, undici metri contro il solo portiere. Di solito la massima punizione è la gioia e il dolore di chi lo batte ma in questo caso a gioire è stata una squadra fuori dal rettangolo ad urlare dalla gioia. Parliamo del Liverpool che grazie alla vittoria del Chelsea contro il Manchester City (per 2 a 1) si è laureata campione d’Inghilterra ben 30 anni dopo l’ultimo successo.
La vittoria dei “blues” di Lampard arriva dopo l’iniziale vantaggio di Pulisic e il successivo pareggio di De Bruyne. Sarà Willian al 78esimo minuto di giocare a portare i 3 punti a Londra grazie ad un calcio di rigore. I “Citizens” di Guardiola tentano l’assalto al disperato pareggio ma nulla da fare, il Liverpool vince la Premier League con ben 7 giornate di anticipo e la festa può avere inizio!
Gli assembramenti e le polemiche per i festeggiamenti dello scudetto del Liverpool
La gioia quindi esplode a Liverpool ed i tifosi si riversano per le strade. Due giorni di festeggiamenti che hanno sollevato non poche polemiche (in un certo verso molto simili a quelle dei tifosi napoletani dopo la vittoria della Coppa Italia).
OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e governatori locali ed esteri hanno aspramente criticato la totale assenza delle norme sanitarie come il distanziamento sociale o le mascherine. Le critiche poi diventano ancora più aggravate dalla nazione interessata dai festeggiamenti. Il Regno Unito, infatti, è uno dei paesi che sta ancora lottando duramente contro la prima grossa ondata di contagi da Covid-19 insieme a nazioni come il Brasile e soprattutto gli Stati Uniti d’America (che sta vivendo negli stati del Sud un ritorno fortissimo dei contagi).
Il Liverpool prende le distanze
«Diverse migliaia di persone si sono radunate venerdì al Pier Head e alcune hanno deciso di ignorare le distanze di sicurezza sociale mettendo a rischio la salute pubblica. La nostra città è ancora in emergenza sanitaria e questo comportamento è del tutto inaccettabile. Il potenziale pericolo di un secondo picco di Covid-19 esiste ancora e dobbiamo lavorare insieme per assicurarci di non annullare tutto ciò che è stato realizzato durante il blocco».
Queste le parole del Liverpool. La squadra di Jurgen Klopp ha preso le distanze dai festeggiamenti sfrenati dei propri tifosi. I Reds, comunque, possono e devono festeggiare un successo storico per la squadra e per la città. Un’impresa ottenuta dopo 30 anni di lunga attesa e con ben 7 giornate di anticipo che simboleggiano la supremazia in questo campionato di Salah e compagni.