Venerdì 19 Aprile, sotto la sede della giunta regionale della Campania, si è svolta una protesta contro la norma regionale campana che prevede la presentazione di rendicontazione per ottenere l’assegno delle spese di cura. Sulla questione si è espressa anche la CGIL.
Cos’è l’assegno di cura?
L’assegno di cura è un sostegno economico erogato alle famiglie che assistono a domicilio un proprio familiare anziano non autosufficiente o una persona con disabilità grave. L’obiettivo principale dell’assegno di cura è quello di favorire la permanenza della persona assistita nel proprio domicilio, evitando o posticipare il ricorso al ricovero in strutture residenziali. In questo modo, si vuole garantire alla persona una migliore qualità della vita, permettendole di rimanere nel proprio ambiente familiare e sociale.
Il perché della protesta
La protesta, in relazione all’assegno di cura, nasce nell’obbligo che la Regione Campania prevede per ottenere tale sostegno. I caregiver familiari, infatti, sono obbligati a presentare una dettagliata rendicontazione difficile da realizzare e definita dagli stessi familiari come una “ennesima e inutile difficoltà burocratica”. I manifestanti hanno denunciato, quindi, le difficoltà burocratiche connesse alla rendicontazione per l’assegno di cura e hanno chiesto una semplificazione delle procedure.
Le parole di Osvaldo Barba, responsabile della politiche sulla disabilità della CGIL Campania
Sulla protesta di venerdì si è voluto esprime Osvaldo Barba, responsabile della politiche sulla disabilità della CGIL Campania: “Venerdì tante famiglie di disabili hanno protestato sotto la sede della Regione Campania, affinché la Regione prendesse posizione sul superamento delle rendicontazioni per ottenere l’assegno di cura.
La CGIL (con le sue politiche sulla Disabilità) sostiene questa giusta rivendicazione chiedendo alla giunta regionale di confrontarsi su questo tema con le famiglie delle tante persone disabili chiamate ad un’assurda rendicontazione. La Regione può farsi parte attiva per superare questo meccanismo.
Fanno bene le famiglie dei disabili a chiedere un tavolo ministeriale e questa richiesta dovrebbe essere sostenuta dall’assessore Fortini (invece di porsi in una posizione di critica verso i manifestanti)”.
Foto: CGIL Campania