Con la primavera inizia la stagione degli asparagi. Ricchi di proprietà, amici della dieta, in cucina si prestano a mille preparazioni. In commercio si trovano sia quelli coltivati che la varietà spontanea. Chi ha l’opportunità di recarsi in campagna proverà il piacere di andare in cerca delle piantine di asparago selvatico. Una salutare passeggiata ottimo preludio per una degustazione da leccarsi i baffi.
In cerca di asparagi
L’asparago si trova un po’ in tutta la nostra penisola, con una maggiore concentrazione nelle regioni centro meridionali. E’ una pianta che si adatta molto facilmente alle temperature e alle tipologie di terreno. Cresce infatti fino a 1300 metri di altitudine in terreni che non siano argillosi o ricchi d’acqua. Prediligono l’ombra tanto che la loro presenza è più diffusa nei frutteti e negli uliveti. In alcune regioni come il Lazio la raccolta è regolamentata per evitare l’alterazione dei loro habitat. Ogni persona può raccogliere non oltre un chilo di asparagi.
Asparago selvatico: quante proprietà in queste piantine
Gli asparagi appartengono alla famiglia delle Liliaceae. Le varietà coltivate hanno lo stelo più grosso e sono generalmente di colore verde o più raramente bianco. Il loro sapore è molto più intenso rispetto alle varietà coltivate. Gli asparagi selvatici, invece, sono più sottili, di colore verde, a volte con delle spine alla base. Sono composti per il 90% di acqua, sono ricchissimi di vitamine del gruppo B, C, E, K, di provitamina B e di acido folico. Poveri di sodio, sono invece molto ricchi di potassio. Da questo importante mix ne derivano importanti proprietà per la salute:
- aiutano a rinforzare il sistema immunitario e la circolazione
- contrastano la ritenzione idrica
- hanno effetto antiossidante
- sono particolarmente consigliati in gravidanza
- ottimo diuretico e disintossicante per il fegato
- riequilibrano il metabolismo
Secondo alcuni studi gli asparagi avrebbero, per la presenza delle saponine protodioscina e protodiogenina, proprietà antitumorali. Le uniche persone alle quali è sconsigliato il consumo di asparagi sono coloro che soffrono di gotta, nefriti o insufficienza renale a causa dell’alto contenuto di acido urico.
Gli asparagi in cucina
Gli asparagi selvatici hanno un sapore parecchio intenso tendente all’amarognolo molto apprezzato dagli intenditori. Danno un tocco di intensità a piatti delicati. Saltati in padella con burro e parmigiano, dopo una veloce sbollentata, sono il contorno ideale per uova e carni bianche. Sono un’ottima base per creme e vellutate ma rendono bene anche nelle frittate in abbinamento allo speck. Molto ricercata anche la preparazione di primi piatti a base sia di pasta che di riso. Il risotto agli asparagi è semplicemente superbo. L’abbinamento con i gamberi è consolidato per la pasta ma si può optare anche per dei tagliolini con asparagi, pancetta e pecorino. La primavera, con le sue primizie, stuzzicherà la fantasia nel creare piatti veloci e gustosi che potrebbero, perché no, entrare anche nel menu di Pasqua.