Stancamente appoggiato al muretto
mi ritrovo ancora stanotte ad ingaggiare la solita,
stupida lotta col tempo.
Accendo un’altra sigaretta e mi diverto
a confonderne il fumo con la nebbia,
più in là il rumore della brina che a gocce cade sulle foglie morte.
Il primo sguardo all’ orologio mi lascia un po’ deluso: è ancora presto…
Provo a leggere un pezzo di giornale abbandonato lì,
lentamente, accuratamente….
e ancora la tua immagine assale la mia mente
e mi riscopre debole, povero d’amore:
il gracchiare della gazza…sei più forte di me,
un ramo che si spezza…hai vinto sempre tu,
un faro si è spento…sono stanco, stremato.
Ecco un’angoscia antica mi cattura,
ho quasi paura…
perché non mi aiuti ?
Ho sonno, chiudo gli occhi appoggiato al muretto;
lontano, dietro gli alberi, albeggia il mattino.
L’ansimare del camion, due fari…
Anche questa notte è passata,
tra un poco, dormendo,
mi libero di me…
Foto di copertina generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine