ArtVerona definisce le linee guida della 12a edizione, in programma a Veronafiere, con una selezione sempre più affinata di gallerie e un’attenzione ancora più mirata al mondo del collezionismo, grazie a iniziative dedicate e a un programma VIPtaylor-made.
Sotto la direzione artistica di Andrea Bruciati e forte della partnership con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, la manifestazione, riconosciuta tra le realtà più interessanti del settore, concentra le sue azioni nell’attenzione e cura ai suoi principali interlocutori, espositori e collezionisti.
Entra da quest’anno nello staff Antonio Grulli, critico d’arte a cui si affidano le relazioni con i collezionisti, avvicinando attraverso uno sguardo e una progettualità curatoriali gli amanti dell’arte, con un’apertura soprattutto alle nuove generazioni e alle realtà italiane.
Anche il programma dei Talk, curato da Adriana Polveroni, apre un focus su scenari, prospettive e passioni che stanno alla base della nascita di una collezione.
Il connubio tra ragione e sentimento che muove il collezionista, è al centro del programma culturale in città, quest’anno ispirato a Wolfgang Amadeus Mozart, figura dal pensiero sempre attuale che continua ad influenzare gli artisti contemporanei.
Tra le mura del Museo di Castelvecchio, attraverso Il flauto magico, mostra curata da Andrea Bruciati, vengono proposte 16 opere provenienti da altrettante Collezioni italiane di rilievo, in dialogo con gli spazi e i percorsi espositivi riletti da Carlo Scarpa.
Completano questa indagine Roberto Pugliese. La finta semplice al Museo degli Affreschi, Hermann Nitsch e il Teatro al Museo AMO, Raffaella Formenti. Note in do-lenti in Piazza dei Signori, Così fan tutte, rassegna di videoarte alla Protomoteca della Biblioteca Civica.
Con questa edizione la fiera rafforza il dialogo tra moderno e contemporaneo intrapreso già dal suo esordio, osmosi ribadita nel tempo attraverso format e spazi tesi alla ricerca e alla sperimentazione, dai quali sono emerse figure del sistema dell’arte poi diventate operative su scala internazionale.
Sono 120 le gallerie che scelgono ArtVerona per consolidare e tessere nuove relazioni con collezionisti, critici, giornalisti, curatori e direttori di musei, questi ultimi protagonisti del fortunato format Level 0.
Accanto alla Sezione Moderna e Contemporanea e alla Raw Zone, area che ospita 12 progetti monografici, nasce Tangram: una sezione dalla natura dialettica che prevede un dialogo condiviso tra le realtà coinvolte, un’opportunità pensata per supportare la crescita delle giovani gallerie di ricerca, in cui la fiera si fa interlocutore attivo.
16 gli spazi indipendenti, selezionati da Cristiano Seganfreddo e ospitati in fiera, che si interrogano sul tema della condivisione (sharing economy/sharing art) e 18 le riviste di settore che rappresentano il mondo dell’editoria specializzata, con un allestimento rinnovato a cura dell’azienda Moroso, da anni a fianco di ArtVerona.
L’ingresso di Catterina Seia, vicepresidente della Fondazione Fitzcarraldo, e Mauro De Iorio, collezionista, nel Comitato di Indirizzo di ArtVerona, accanto alle presenze di Giorgio Fasol, Michele Furlanetto, Salvatore Mirabile, Patrizia Moroso eCristiano Seganfreddo confermano il percorso di crescita della manifestazione che, come hub economico e culturale, trova nel rapporto tra arte e impresa uno dei suoi tratti più specifici, con nuovi format quali Open Source e Alchimie Culturali.