La mostra ‘Artico – Viaggio interattivo al Polo Nord‘ è uno degli eventi di punta delle celebrazioni per il ventennale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Aperta al pubblico scolastico e ai cittadini dal 7 marzo al 31 maggio 2018, all’interno degli spazi dell’Ateneo, questa importante edizione si aggiunge alle altre quattro tappe della mostra già realizzate sul territorio nazionale: l’anteprima nazionale a Genova nell’ambito del Festival della Scienza nel 2016 e nel 2017 la prima edizione a Foligno, la presenza nell’ambito della manifestazione ‘Futuro Remoto‘ a Napoli e all’interno dell’esposizione permanente di Città della Scienza di Napoli.
In particolare la collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca ha dato vita anche ad un progetto didattico rivolto agli studenti iscritti alle scuole primarie (a partire dalla III° elementare), alle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado che prevede, oltre alla visita guidata dell’esposizione, la partecipazione a 2 laboratori didattici, progettati e realizzati dall’Ateneo, che affronteranno temi quali i continenti, gli oceani, l’atmosfera e la geografia, con particolare attenzione all’aspetto interdisciplinare degli argomenti trattati.
La visita a questa mostra si propone come un viaggio interattivo alla scoperta della regione artica per sensibilizzare il grande pubblico su temi di forte impatto a livello globale: attraverso installazioni fisiche e multimediali, esperimenti interattivi, apparecchiature scientifiche, ricostruzioni in scala, documenti, oggetti e immagini suggestive la mostra guida il pubblico alla scoperta dell’Artico, delle sue peculiarità e dei fenomeni osservati. I cambiamenti climatici rappresentano oggi una sfida cruciale per il futuro del Sistema terra e l’Artico è la regione del Pianeta in cui questi si manifestano più rapidamente che altrove.
Il riscaldamento globale ha un enorme impatto sulle superfici coperte da ghiacci in particolare sulla formazione e l’estensione del ghiaccio marino, sul ritiro dei ghiacciai terrestri e sullo scongelamento del permafrost. Questi fenomeni hanno conseguenze importanti sull’aumento delle superfici vegetate e della tundra, sulla vita degli animali e sull’intero ecosistema artico. Tutto ciò ha ricadute in termini economici, sociali e geopolitici che vanno ben al di là dei confini dell’Artico. Per questo l’Artico può essere considerato un grande laboratorio naturale per studiare questi processi.
Dopo la descrizione delle caratteristiche geografiche, con riferimenti alle scoperte e alle comunità indigene, viene illustrato il meccanismo che regola la distribuzione di energia sul Pianeta e come interessa le aree polari, come funziona l’aurora boreale, perché si vede il sole di mezzanotte e in cosa consiste la deplezione (comunemente chiamato ‘buco’) dell’ozono. Il percorso della mostra prosegue mettendo a fuoco le principali attività di ricerca che l’Italia conduce in Artico e in particolare a Ny Ålesund, nelle Isole Svalbard, dove il Cnr gestisce la stazione di ricerca ‘Dirigibile Italia’.
Infine si illustra la struttura organizzativa degli organismi internazionali, di cui anche l’Italia fa parte, che gestisce la programmazione scientifica e politica in Artico. La mostra, che si avvale del contributo scientifico di vari istituti Cnr, è un’ottima occasione per capire le attività dei ricercatori italiani che operano in Artico.