Martina Melilli (Piove di Sacco, 1987) è l’artista vincitrice di ArteVisione 2017, il progetto di Sky Academy e Careof nato con l’obiettivo di sostenere la scena artistica italiana e di promuovere il talento creativo attraverso un bando nazionale rivolto a giovani sotto i 30 anni di età.
117 artisti e videomaker hanno risposto al bando di questa quarta edizione, lanciato lo scorso giugno e incentrato sul tema Memoria & Identità. Tra questi, dieci sono stati i finalisti che hanno avuto l’opportunità di partecipare al workshop professionalizzante ArteVisioneLab e di presentare i loro progetti alla giuria composta da Chiara Agnello, curatrice Careof e del progetto ArteVisione, Denis Isaia, curatore Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Roberta Lissidini, responsabile di progetto per Sky Academy, Paolo Moretti, direttore del Festival du Film de La Roche-sur-Yon, membro del comitato di selezione del FIDMarseille e consigliere di Visions du Réel,Roberto Pisoni, direttore Sky Arte HD, e Iolanda Ratti, conservatrice Museo del Novecento.
Dopo aver esaminato le 10 proposte dei finalisti, all’unanimità la giuria ha deciso di premiare il progetto Mum, I’m sorry dell’artista e filmaker veneta “per l’intensità e l’urgenza nell’affrontare il controverso tema dei migranti nel Mar Mediterraneo. Attraverso un processo di ricerca e uno sguardo ravvicinato e disincantato, capace di penetrare la texture degli oggetti appartenuti a corpi senza nome,Mum, I’m sorry rappresenta un tentativo di ridare un’identità e ridefinire distanze geografiche e culturali.”
La giuria ha inoltre segnalato l’originalità dei progetti Confabulazione di Caterina Viganò (Milano, 1988) e Pauline di Giacomo Raffaelli (Rovereto, 1988) capaci entrambi, sebbene su piani e con linguaggi differenti, di indagare la complessità della mente umana riflettendo sull’affascinante ossessione per la conservazione dell’esperienza.
Confabulazione, nel suo essere un percorso visionario e disturbato all’interno del falso ricordo, diventa un pretesto per una riflessione sulla fallibilità della mente, sempre meno predisposta alla conservazione della memoria.
Pauline, traendo spunto dalla storia della prima donna ad essere in carico dell’ultima unità di misura universale ancora determinata da un oggetto fisico, il chilogrammo, rappresenta un interessante tentativo di ridefinire nuove narrazioni attraverso la fiction.
Martina Melilli vince la produzione della sua opera video e quattro mesi di residenza presso Careof.
Mum, I’m sorry entrerà a far parte della collezione del Museo del Novecento e sarà presentata presso l’istituzione milanese nell’ambito della Tredicesima Giornata del Contemporaneo, a ottobre 2017. Successivamente, l’opera verrà presentata presso i Musei MADRE – Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova.
A Caterina Viganò e Giacomo Raffaelli vanno invece a scelta tre mesi di residenza presso Careof o una borsa di sviluppo per la partecipazione ad un workshop presso SAE Institute, Creative Media College, con sede a Milano.