Si tratta di un’ associazione che nasce “dalle donne per le donne” nel comune di Poggiomarino, nel vesuviano. Il progetto prende forma da un’idea di undici professioniste, avvocati, psicologhe, commercialiste etc. che si sono messe in gioco e, gratuitamente, hanno deciso di offrire assistenza legale e psicologica alle donne oggetto di violenze e soprusi.
L’associazione nasce dall’esigenza di fornire una determinata tipologia di sostegno in maniera totalmente gratuita, uno sportello d’ascolto e supporto sia psicologico che legale.
Troppi sono i titoli di cronaca che trattano di donne assassinate, spesso dall’uomo che hanno amato per una vita, troppi sono i soprusi e gli abusi che si perpetrano fra le mura domestiche. Il femminicidio, così lo si chiama oggi, è troppo frequente, l’episodio non denunciato e il silenzio del terrore molto spesso portano alla funesta conseguenza. E’ importante, dunque, fare da spalla alle donne che intendono denunciare, esortarle al dialogo con le istituzioni e a prendere il giusto provvedimento affinché uno schiaffo non diventi omicidio.
La donna, oggi sembra uscire dall’omertà ed è importante, dunque, la funzione di chi, sul territorio, sia in grado di fornire nell’immediato il supporto necessario.
L’impegno di Artemide e di altre associazioni come questa è proprio evitare quei titoli di giornale, ma non vogliamo parlare dei dati, dei numeri, delle statistiche, della cronaca, ma del progetto umanitario, di come viene inteso in una realtà come quella del comune di appartenenza e dei risultati ottenuti.
Abbiamo fatto una chiacchierata con una delle psicologhe di Artemide, Simona Annunziata, che si dedica con passione al progetto, che pur essendo incentrato sulla prevenzione alla violenza, mira anche alla promozione della figura della donna in campo imprenditoriale.
- Di cosa si occupa prevalentemente Artemide?
L’associazione Artemide nasce dall’idea di un gruppo di professioniste (avvocate, psicologhe/psicoterapeute, assistenti sociali e operatrici) che ha deciso di mettere a disposizione le proprie competenze, gratuitamente, per rispondere a un’esigenza imperante, ovvero il sostegno legale e psicologico alle donne vittime di violenza.
- Quali sono le problematiche più diffuse con cui ha a che fare l’Associazione?
La nostra associazione si confronta soprattutto con problematiche riguardanti la violenza domestica che, troppo spesso, nel nostro territorio viene taciuta. Ci imbattiamo nei casi più disparati che mostrano quanto la violenza di genere, in particolare sulle donne, sia molto più diffusa di quello che ancora si possa pensare. Si tratta di donne maltrattate fisicamente e psicologicamente, mortificate nella loro dignità e nel corpo; che hanno una forte difficoltà nella gestione dei figli, i quali assistono spesso alla violenza tra i genitori e subiscono, direttamente e/o indirettamente, gli effetti negativi di relazioni trascinate per anni. Donne immobilizzate nella loro dipendenza dal partner dal quale ricevono ogni tipo di sopruso, spesso consapevolmente, con lo scopo di salvaguardare i figli; donne legate a uomini con problemi di dipendenza da alcool e droghe, uomini, scaricano sulle compagne le loro frustrazioni. Ogni storia è unica nel suo genere ma tutte legate da un comune denominatore: quello della violenza. Spesso vi è un forte legame affettivo della donna con l’aggressore, in particolare se è un partner o un familiare. Sembra addirittura che la donna-vittima voglia proteggerlo, pur avendo nei suoi confronti sentimenti ambivalenti, manifestando una certa incapacità di proteggere i figli e di proteggersi. Purtroppo, accogliere in un colloquio una donna che subisce violenza ci espone a una profonda sofferenza. E non ci si abitua mai ad ascoltare storie del genere.
- Le donne si fidano di questo strumento di supporto? O sono reticenti?
Noi associate avevamo la consapevolezza che, essendo professioniste del luogo, potevamo non raccogliere consensi e riscontrare una certa reticenza da parte delle utenti perché, si sa, nelle piccole realtà locali ci si conosce un po’ tutti e si è diffidenti a parlare di problematiche tanto gravi quanto delicate. Nonostante ciò, con nostra grande sorpresa, a quasi due anni dalla nascita dell’associazione, abbiamo accolto allo sportello più di un centinaio di donne.
Tuttavia, una difficoltà oggettiva è l’ubicazione presso i locali comunali; avremmo, infatti, bisogno di una sede ad hoc. Siamo consapevoli del disagio a cui vanno incontro le donne quando si presentano presso una sede pubblica dove possono essere “viste” ed “etichettate” da chiunque ma, non avendo fondi a disposizione, non possiamo offrire altro.
- Per quanto riguarda lo sviluppo e la promozione della figura femminile nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria che risultati sono stati raggiunti?
Purtroppo l’esigenza più forte è quella della violenza. Pertanto il nostro tempo e le nostre energie le spendiamo per aiutare legalmente e psicologicamente queste donne non riuscendo a spostare l’attenzione sullo sviluppo e la promozione della figura femminile nel mondo del lavoro. D’altra parte il nostro lavoro è, già di per sé, una promozione di tale figura! No?!!!
- Vi occupate principalmente di soprusi sulle donne. Considerato che molte donne ancora non hanno il coraggio di denunciare e sdoganarsi dal silenzio, specialmente in comunità sociali più piccole dove tutti si conoscono, che risultati ha Artemide in relazione a questa problematica? Che percezione abbiamo? Le donne sono ancora chiuse in sé stesse?
In relazione alla reticenza delle donne, l’associazione Artemide può ritenersi soddisfatta del coraggio che esse hanno dimostrato nel vedere in noi uno spiraglio di salvezza, una possibilità di uscita dalla spirale della violenza. La nostra percezione, tuttavia, è che ci sia in loro ancora una chiusura legata alla mancata consapevolezza del problema e, ancora più spesso, alla mancanza di una rete di sostegno (familiare, amicale, istituzionale) oltre che un problema (ahimè!) ancora meramente culturale. È per tali motivi che continuiamo a fare promozione, sensibilizzazione e informazione, in particolare nelle scuole, con l’obiettivo di diffondere una cultura della non-violenza e del rispetto reciproco.
Il nostro proposito e bisogno fondamentale è adesso un Centro Antiviolenza che offra protezione e accoglienza ad ampio raggio, che abbia i suoi effetti a lungo termine e non si esaurisca in un breve lasso di tempo.Abbiamo ancora molto da fare!
L’Associazione Artemide riceve tutti i Martedì e i Giovedì dalle 15:00 alle 17:00 al Centro Civico Polivalente di Poggiomarino e, per chi volesse mettersi in contatto con loro info@artemidedonna.it.