Si chiama Musica For Africa ed è un progetto musicale italo britannico, in uscita il 31 marzo in tutti i negozi online di musica, composto da diverse canzoni dedicate al massacro dei giovani studenti di Garissa, avvenuto il 2 aprile 2015 in Kenya.
Il progetto musicale è opera dell’italiano Mariano Schiavolini, compositore musicale con origini di Ventimiglia, e l’autrice dei testi, Nikki Turner di Cambridge (Inghilterra). I due artisti nel maggio 2015, sotto la spinta emozionale del massacro, hanno avuto l’ispirazione di scrivere alcune canzoni da dedicare alle vittime ed alle loro famiglie. I brani rappresentano la solidarietà ed il sostegno del popolo cristiano, e non solo, verso quei 148 ragazzi innocenti morti da veri martiri.
Ragazzi che dovrebbero essere un esempio per la gioventù di oggi, spesso priva di valori, il cui Dio per molti è rappresentato dal consumismo. Giovani che avevano aspirazioni, sogni, progetti ma mani assassine li hanno spezzati. “Pensiamo che non si possa morire per il proprio credo e quello che è successo, secondo noi, rappresenta la più grave e subdola delle stragi avvenuta dopo la seconda guerra mondiale. E’ nato quindi il progetto Musica for Africa, basato sull’amore tra i popoli e sul rispetto per il credo altrui” sottolinea Schiavolini.
Il progetto è stato registrato nel dicembre 2015 nello storico studio di registrazione Downtown di Johannesburg, dove hanno inciso dischi Mama Africa, ovvero Miriam Makeba, e grandi artisti africani, a sostegno dei diritti umani e contro l’apartheid. Progetto che è stato abbracciato da moltissimi artisti africani, che hanno dedicato il loro sentimento musicale alla causa. Anche il coro dei giovani studenti dell’Università di Johannesburg ha voluto dare il proprio contributo, scrivendo tra l’altro una parte del testo in lingua zulù.
Perfino il grande coro Soweto Gospel, famoso in tutto il mondo, è stato attratto dal progetto, partecipando con intensità e feeling. Nell’ottobre 2016 sono state effettuate le riprese della prima versione del video “Soul Africa“.
“Anche in quella occasione – continua Schiavolini – abbiamo registrato la seconda versione, da parte del Soweto Gospel Choir. In questa seconda versione ha cantato il singer newyorkese Brian Clayton, grande interprete di musica soul, vocalist che ha lavorato con artisti del calibro di Bruce Springsteen, Elton John, Sting, Aretha Franklin, John Legend, Natalie Cole, Michael Jackson, Whitney Houston e altri ancora. In questi giorni stiamo preparando infine il video per la seconda versione di Soul Africa, che potrà essere vista a breve sui vari media e su Youtube“.
Schiavolini per l’occasione ha voluto portare in vita una serie di canzoni, che unisce gli stili di soul e spirituals con il rock progressivo. Il risultato è stato una miscela unica di generi che creano interessanti contaminazioni sonore.
La musica di Mariano è sempre stata molto energica e le sue canzoni hanno sempre trattato granditemi, spesso umanitari. Per questo motivo è stato in grado di trovare la collaborazione di diversi artisti sudafricani di talento e influenti che, oltre a condividere la loro passione per la musica, hanno prestato la loro sensibilità e fede alla causa Per questo il progetto è stato chiamato Musica per l’Africa; dall’Africa, per l’Africa. Le canzoni di Musica for Africa, i cui testi sono stati scritti dalla paroliera inglese, Nikki Turner, toccano temi importanti, uno dei quali è la libertà di religione. La canzone “Where will it end” è un inno dedicato alle vittime e alle loro famiglie della Strage di Garissa del 2 aprile 2015, in cui 148 persone sono state uccise e 79 sono rimaste ferite.
“Noi crediamo che tutti dobbiamo sentirci uniti a loro, ricordando coloro che erano così giovani e pieni di aspirazioni, e sono stati uccisi in massa, non indiscriminatamente, ma solo per la loro religione” raccontano i creatori del progetto. “Abbiamo creato due versioni di “Where will it end”.
La prima è stata cantata da due artisti reggae africani, Thuthukani Cele, South African native ex collaboratore musicale e tastierista di Lucky Dube, e l’artista congolese, Mermans Mosengo, membro del gruppo internazionale Playing for Change. Insieme hanno cantato in qualità di solisti in lingua inglese, insieme al coro Wits dell’Università di Johannesburg, che ha interpretato il brano di Mariano in lingua Zulù. Il coro Witt è specializzato in canti africani tribali”.
“Per la seconda versione, di “Where Will it end”, abbiamo ottenuto la collaborazione della voce del cantante di New York Clayton Bryant, che ha lavorato con artisti come Bruce Springsteen, Elton John, Sting, Aretha Franklin, John Legend, Natalie Cole, Michael Jackson, Whitney Houston e altri ancora. Artista che ha interpretato il brano insieme al grande gruppo Soweto Gospel Choir, di fama mondiale, che hanno anche cantato con artisti del calibro di gruppi come U2″. Entrambe le versioni di “Where will it end” sarà disponibile nei negozi virtuali per il secondo anniversario della tragedia del Kenya, accompagnati da un video musicale, girato negli Stati Uniti e in Sud Africa.
La seconda canzone è intitolata “Because you are there”. Si tratta di un brano corale, con un totale di sei cantanti sudafricani e il Soweto Gospel Choir. Un classico spiritual, con refrain ripetuto, e in crescendo costante, con l’aggiunta di vari strumenti musicali. Inizia con una semplice voce solista, cresce per includere le influenze del jazz Dixieland, terminando con un coro trionfale. I testi raccontano una storia struggente di diverse persone che soffrono i disagi della povertà, ma che riescono a mantenere i loro sorrisi, la speranza e la gioia per la vita a causa della presenza eterna di Dio. Pur essendo indigenti, rimangono ricchi nei loro cuori. La canzone, per le sue sonorità particolari, è molto adatta per la settimana Pasquale.
I cantanti che hanno partecipato al progetto
Il primo cantante è Faith Kekana, rarissima voce di contralto, e collaboratrice nel passato di Miriam Makeba e Hugh Masekela. Poi abbiamo Mandisa, che ha collabora negli ultimi tempi con Johnny Clegg. Bo, cantante del noto gruppo, Denim. DeniseMothiba, una giovane e talentuosa cantante di Johannesburg Tracey-Lee Oliver, un cantante potente, che è apparso sul programma televisivo del Sud Africa “The Voice”. Edith Masakona, che ha girato il mondo a cantare nel musical, Il Re Leone. (Disney) Insieme al coro epico di Soweto, che forniscono un canto commovente che dedichiamo alle innumerevoli anime di oggi e dei tempi passati che hanno lottato contro la povertà.