Arriva il bonus per le vacanze 2020 degli italiani. La misura è contenuta nel Decreto rilancio approvato il 13 maggio dopo lunghe attese e non pochi scontri tra le forze politiche. Andrà a sostegno del comparto turistico che, com’è noto, è uno dei più martoriati dalla crisi economica generata dal Coronavirus.
Il turismo: un settore in ginocchio
Pasqua, le festività del 25 aprile e del 1° maggio sono appuntamenti consolidati per gli italiani che amano in queste occasioni organizzare brevi soggiorni nelle località turistiche del nostro Paese. Tre appuntamenti saltati in questo 2020. La quarantena scattata per far fronte all’emergenza sanitaria ha tenuto tutti a casa e le strutture ricettive presenti sul territorio italiano hanno dovuto fare i conti con le disdette. Per l’arrivo dell’estate, che è la stagione della vacanza per eccellenza, il governo ha stanziato quasi 2 miliardi e mezzo di euro per il turismo in Italia. Della cifra stanziata usufruiranno le famiglie a basso reddito e le strutture ricettive. Vediamo insieme cos’è il bonus vacanze e dove si usa.
Bonus vacanze 2020: a chi spetta?
Iniziamo col dire che il bonus vacanze sarà spendibile solo per soggiorni all’interno del territorio italiano presso alberghi, campeggi, bed and breakfast, agriturismi.
- Lo potranno richiedere le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro e la domanda può essere presentata da un solo componente.
- La cifra spettante sarà di 500 euro per nuclei familiari composti da minimo 3 persone; 300 euro per le famiglie composte da due persone e 150 per le famiglie mononucleari.
- L’importo sarà beneficiato per l’80% come sconto sull’importo dovuto alla struttura ricettiva e per il restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito
- Il contributo sarà spendibile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
Le regole da osservare per beneficiare del buono sono:
- La prenotazione del soggiorno deve avvenire contattando direttamente la struttura presso la quale si intende soggiornare senza ricorrere alle piattaforme di intermediazione diverse dalle agenzie di viaggio e tour operator.
- Il soggiorno deve essere pagato in un’unica soluzione per i servizi erogati da un’unica struttura ricettiva.
- Il pagamento del soggiorno deve essere documentato da fattura elettronica o altro documento commerciale valido sul quale deve comparire il codice fiscale del beneficiario del bonus.
Le polemiche sulla misura varata
Nonostante la cifra considerevole stanziata per il rilancio del turismo, non sono mancate le critiche da parte di alcuni operatori scontenti della modalità sconto. Alle strutture, sottolineano, toccherà anticipare la cifra per vedersela rimborsare solo l’anno prossimo sotto forma di credito d’imposta. Per loro nessun incasso immediato, dunque, anche se potranno utilizzare il credito in compensazione senza limiti o cederlo a terzi, che siano fornitori di beni e servizi o istituti di credito e intermediari finanziari. L’altra polemica nasce dalle piattaforme dome Booking.com e Airbnb amareggiati dall’esclusione dalla misura del governo.
Foto di copertina di annegillet da Pixabay