Si tratta di un vero e proprio art game, un gioco che non ha puramente carattere commerciale, che non punta al level-up o al pay-to-win, ma ha dentro di sé un messaggio quasi poetico.
Al centro dell’idea avuta dai giovani creatori, durante una game jam, l’importanza delle relazioni, dei legami, il ruolo che le persone che incontriamo hanno nella nostra vita, e i rapporti tossici e negativi che allo stesso tempo possono minare noi e il nostro mondo.
«Le persone nascono sole, in inglese ‘Alone’, ma insieme a tutti gli altri con cui entrano in contatto (All) crescono e costruiscono la propria individualità (One), influenzata da innumerevoli relazioni. Tutti quindi contribuiscono a formare l’uno (All-one), portando inevitabilmente con sé il ricordo degli incontri passati».
Il gameplay è innovativo e sperimentale, fruibile in modo intuitivo e potenzialmente infinito: è infatti il giocatore a stabilire i tempi e la durata della partita. Il vero record sarebbe totalizzare 1000 punti, instaurare quindi mille legami, incontrare 1000 Them, le entità del gioco, senza cadere nei buchi neri o lasciare che i “falsi amici” strappino il filo rosso.
Allone è disponibile gratuitamente per Android e presto sarà disponibile anche su iOS. I creatori del gioco Vsure Studio nasce quasi per caso, dalla passione per i videogiochi e l’intrattenimento digitale di 4 giovani professionisti: Pietro “Piezaroth” Colantonio, digital artist e autore di De Leggend of Abbruzzo;Mattia ”AntareOne” D’Alleva, programmatore freelance e sviluppatore di app e custom rom Android;Siro Toracchio, uomo di marketing specializzato nel product management; Luca Angelini, laureando dell’Università dei Videogiochi Vigamus. L’originale comparto audio di Allone è stato curato in collaborazione con gli Overlogic, talentuosa band emergente formata da Francesco Cavasinni e Emanuele Orsini.
Il loro obiettivo è quello di sfruttare un media potente come quello del gioco per lasciar passare concetti, idee e stimolare una riflessione leggera, ma non per questo meno profonda.