Con l’obiettivo di favorire una sempre più ampia conoscenza dell’opera del Maestro e una piena accessibilità al pubblico del patrimonio materiale e immateriale, all’interno del progetto globale di conservazione, valorizzazione e promozione del lavoro dell’artista, la Fondazione Arnaldo Pomodoro collabora quest’anno alla realizzazione della seconda edizione del Festival delle Arti (24 luglio- 26 settembre) e della XXXV edizione di Todi Festival (28 agosto – 5 settembre).
Dal 24 luglio al 26 settembre torna in Umbria, per il secondo anno, l’atteso appuntamento con il Festival delle Arti, a cura di Francesca Valente. Promosso dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper, l’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Todi e la Fondazione Arnaldo Pomodoro e pone le sue solide basi sulla storica amicizia tra Beverly Pepper e uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, Arnaldo Pomodoro, al quale l’evento renderà quest’anno un ampio e diffuso omaggio. Un felice connubio tra arte e luoghi che ha trovato nella verde Umbria un palcoscenico d’eccezione essendo le opere dei due artisti già presenti in varie località: da Todi a Spoleto, passando per Terni, Gubbio, Bevagna, Assisi, Brufa e Torgiano.
Il ricco programma del Festival delle Arti 2021, volto a portare e valorizzare in Umbria le opere di Arnaldo Pomodoro e Beverly Pepper, prenderà il via il 24 luglio, con appuntamenti in programma fino a domenica 26 settembre, in parte inseriti nella successiva programmazione di Todi Festival, il cui manifesto è stato firmato proprio da Arnaldo Pomodoro che ha deciso di riprendere in forma di segno grafico uno dei suoi Scettri.
Il sipario si alzerà quindi sabato 24 luglio con i riflettori puntati sull’installazione temporanea delle quattro Stele (1997-2000), nella suggestiva piazza del Popolo a Todi, e degli Scettri (1987-1988) presso i vicini Giardini Oberdan. Si tratta in questo caso di cinque sculture in alluminio concesse in comodato d’uso gratuito, a lungo termine, dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro alla Città di Todi.
Le attività riprenderanno poi sabato 28 agosto, in concomitanza con la prima giornata di Todi Festival, quando, presso la Sala delle Pietre, verrà inaugurata la mostra temporanea Labyr-Into. Dentro il labirinto di Arnaldo Pomodoro, in programma fino al 26 settembre, che consentirà ai visitatori di entrare, in modo virtuale, nell’opera ambientale di Arnaldo Pomodoro Ingresso nel labirinto. Il vernissage sarà preceduto da un Art Talk della curatrice Francesca Valente in conversazione con Bruno Corà, Fondazione Burri (Città di Castello), Marco Tonelli, Palazzo Collicola (Spoleto) e Federico Giani, Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano).
Inoltre, tra il 24 luglio e il 26 settembre, presso la Sala dei Portici, adiacente a Piazza del Popolo, sarà allestita un’Area Edutainment che racconterà, attraverso un percorso di fotografie e filmati, il rapporto tra Arnaldo Pomodoro, Beverly Pepper e l’Umbria. La Sala dei Portici ospiterà anche i laboratori didattici pensati per un ampio pubblico, dall’infanzia alla terza età, grazie ai quali poter fare esperienza diretta di originali processi creativi: percorsi guidati che, attraverso la sperimentazione di diverse tecniche, accompagneranno i partecipanti nell’ideazione di un “progetto per l’Umbria”, proprio come fatto dai due scultori.
A ideale sintesi e proseguimento delle iniziative temporanee promosse dal Festival delle Arti nelle sue prime due edizioni, il progetto Arnaldo, Beverly e l’Umbria vuole renderne permanente e diffusa l’attività di divulgazione attraverso la promozione di un itinerario artistico contemporaneo in grado di incrociare costantemente la vita e le opere dei due scultori in territorio umbro, in un processo di rigenerazione degli spazi di uso della collettività, con l’obiettivo di trasformare i singoli luoghi in tappe di un più ampio museo paesaggistico scultoreo diffuso a livello regionale.
Il progetto sarà accompagnato da un’intensa campagna di engagement sui social attraverso il racconto dei molti elementi che legano i due artisti tra loro: dall’amicizia tra i due scultori testimoniato dai vari archivi all’uso dei materiali, dall’interesse per il rapporto con ciò che circonda l’opera al percorso artistico snodato tra Stati Uniti ed Europa.
Si ringraziano Fondazione Cassa Risparmio Perugia, Colabeton, Colacem e Park Hotel ai Cappuccini per aver contribuito alla campagna social.
Con questi progetti la Fondazione Arnaldo Pomodoro afferma in modo sempre più chiaro come la fruizione pubblica dell’arte oggi non possa essere pensata e attuata al di fuori di una prospettiva integrata di rigenerazione territoriale e sociale, per la quale le istituzioni culturali e l’arte possono avere un importante ruolo promotore.