Il Consiglio Europeo ha adottato un nuovo regime di misure restrittive per contrastare l’uso e la proliferazione delle armi chimiche. Questa decisione dà un seguito diretto alle conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno 2018.
L’UE potrà ormai imporre sanzioni a persone ed entità coinvolte nello sviluppo e nell’uso di armi chimiche ovunque, a prescindere dalla loro nazionalità e dal luogo in cui si trovano.
Armi chimiche: le misure restrittive
Le misure restrittive riguardano le persone ed entità direttamente responsabili dello sviluppo e dell’uso di armi chimiche, quelle che le sostengono con mezzi finanziari, tecnici o materiali e quelle che le aiutano, le incoraggiano o sono ad esse associate.
Le sanzioni contro le armi chimiche prevedono il divieto di viaggio nell’UE e il congelamento dei beni per le persone e il congelamento dei beni per le entità. È fatto inoltre divieto alle persone ed entità dell’UE di mettere fondi a disposizione di persone ed entità inserite nell’elenco.
Armi chimiche: l’obiettivo della decisione
Questa decisione sulle armi chimiche contribuisce all’azione dell’UE contro la proliferazione e l’uso delle armi chimiche, che rappresentano una seria minaccia per la sicurezza internazionale, e rafforza la proibizione globale delle armi chimiche, prevista dalla convenzione sulle armi chimiche, in un contesto in cui gli attacchi chimici sono in aumento in varie parti del mondo.