L’anno scorso, il numero zero di Arkeda Open House, presentava fin dall’inizio i tratti essenziali dell’evento, immaginato dalle giornaliste Annalisa Tirrito e Daniela Ricci, e nato come anteprima fuori salone di Arkeda (mostra convegno dell’architettura, edilizia, design ed arredo, organizzata da Progecta alla Mostra d’Oltremare, Napoli), a cui è legato per arricchirne l’offerta, con l’appuntamento in case, studi e cantieri di architetti della città, aperti al pubblico per l’occasione.
Quest’anno ad Arkeda Open House 2018 partecipano gli studi Archielle di Lia Chiaiese ed Elena Masullo, Isabella Giannuzzi Savelli, AA Architetti associati Srl di Gianluigi Barbato Padovani, Lo Studio di Giuliana Morelli, Francesca Maione e Francesca Coppola, Giuliano Andrea Dell’Uva Architetti, Luigi Di Vicino Architetti, Gilda Messina, Officine Architetti di Marco Di Gennaro e Luigi Guidi, Paola Sola Architetto, Ars Constructa di Alfredo Ciollaro e Manuela Tirrito, Luisa Trapani Interior Design, Od’a Officina d’architettura di Giovanni Aurino e Alessandra Fasanaro e Studio Keller Architettura di Antonio Martiniello, che aprono i loro spazi, per ricevere il pubblico e raccontare il proprio lavoro e le modalità con cui dall’idea originaria si sviluppa il progetto finale, in un percorso itinerante che spazia, nei tre giorni dell’evento, Chiaia 27 novembre, Vomero 28 novembre e Centro 29 novembre 2018.
A.O.H., quest’anno alla prima vera edizione, propone un concept sempre più accattivante, con un tema guida, “Social Living”, per cui l’abitazione è intesa come focolare, luogo di intimità, rifugio e manifestazione di comfort e tecnologia. Un tema che ogni location sviluppa autonomamente.
Dopo il numero zero dell’Open House lo scorso anno, a cui hanno partecipato 4 studi: Archielle, Studio Keller Architettura, Ars Constructa e X-studio_Arhitettura, quest’anno si amplia il circuito e si triplicano i giorni, in modo da dare visibilità a molti. L’idea del progetto prevede di rappresentare un universo ancora poco esplorato dal pubblico, il mondo degli architetti, la cui nobile professione è considerata perlopiù appannaggio di pochi e vista come una incomprensibile attività. Arkeda Open House quindi si propone come un appuntamento culturale promotore di professionalità, un evento informativo per i non addetti ai lavori e per i curiosi sensibili al bello.
L’itinerario rappresenta l’architettura partenopea, ed ha una valenza turistico culturale, dove il pubblico finale vive l’esperienza della realizzazione di ambienti, con la possibilità di raccogliere informazioni mirate su ogni realtà professionale e di costatarne la capacità creativa.
Inviti per i singoli eventi e al circuito totale sono inviati agli ospiti in via telematica, o attraverso i social, ma tutti possono partecipare al circuito indossando il braccialetto “Small House” disegnato quest’anno dall’artista Laura Cristinzio, e che ogni anno vedrà un artista cimentarsi in una nuova versione da collezionare. Small House, risultato di un lavoro eseguito con alta tecnologia (dove il cerchio è nel centro della casa, e richiama l’armonia e la perfezione, mentre open è il punto centrale della casa rifugio e confort, e il tetto è il Vesuvio simbolo del territorio) attesta la registrazione, ed è disponibile per tutti gli invitati dal 12 novembre e fino all’evento, a Chiaia presso la sede Banca Mediolanum, di via Filangieri 34, e al Vomero presso la sede Leonardo Immobiliare, di Via Scarlatti 201.