I problemi relativi alla salute degli occhi sono sempre più diffusi fra i piccoli, da qui, deriva l’appello della sanità alla prevenzione sin dall’età scolastica. Complice della comparsa di disturbi visivi nei piccoli è lo stile di vita, nuove abitudini, come utilizzare dispositivi elettronici di per molto tempo o poche ore trascorse all’aria aperta, sottopongono i bambini al rischio della miopia. Pare, in effetti, che il dover individuare oggetti a distanze ridotte impedirebbe il corretto sviluppo del sistema visivo.
Le previsioni della School of Optometry and Vision Science dell’University of New South Wales a Sydney in Australia, pubblicate sulla rivista Ophthalmology, ci informano sullo stato di questi disturbi, pare che entro il 2050 un soggetto su due dovrà essere sottoposto alla correzione della miopia. Un dato che mette sicuramente in allarme, specie se si pensa che questo riguardi i più giovani e, nel dettaglio, zone come Cina, Taiwan e Singapore.
Oltre allo stile di vita è chiaro che i fattori ereditari giocano un ruolo fondamentale sui disturbi che riguardano i più piccoli ma agendo sullo stile di vita sarebbe possibile, secondo i ricercatori, attutire e prevenire la sintomatologia. In primis, trascorrere del tempo all’aperto e, a differenza di quanto si possa pensare, i medici non condannano tablet e PC. Secondo uno studio pubblicato sull’Investigative ophthalmology & visual science tenuto dai ricercatori della Queensland University of Technology di Brisbane (Australia) più che l’uso di questi dispositivi, da condannare, è spesso il tipo di illuminazione utilizzata. Nei soggetti abituati a stare alla luce naturale si è dimostrato una minore crescita assiale degli occhi, esiste, dunque, una associazione fra il tempo passato all’aria aperta e l’insorgere della miopia e, in alcuni casi, addirittura il suo rallentamento.
Anche l’illuminazione domestica è molto importante, è necessario non sottoporsi inutilmente alla illuminazione artificiale e preferire sempre quella naturale sin quando risulta possibile.